"Attenti agli sbirri". "Su, via, filiamo". Si sente da qualcuno. La piazza vive. Sono da poco passate le 23 e i giovani abitano quello spazio all'aperto come fosse casa loro. Ragazzi che si incontrano e si raccontano la vita. Scherzano, bevono birra, chiacchierano e intrecciano esperienze. Accanto a loro, mescolati, ci sono piccoli pusher, terrore dei genitori: hanno clienti fissi e altri li conquistano sul campo. Tutto fino a quando non arrivano polizia e carabinieri.

La zona centrale è "sorvegliata". I militari avviano presidi prima in piazza Diamare, poi in piazza Labriola e controllano decine di automobilisti. La polizia arriva con diversi agenti e tre cani anti-droga. Hanno già perquisito cinque appartamenti in due quartieri della periferia e hanno sequestrato quindici grammi di marijuana, bilancino e altri attrezzi per il confezionamento. Iniziano a controllare ogni angolo: aiuole, parco giochi, stradine limitrofe alla piazza-salotto, intercapedini varie.

Diversi gli involucri vuoti gettati per strada che fanno agitare i cani. Tutt'intorno ci sono dosi abbandonate in gran fretta. Alcune persino tra le cicche di sigaretta, nel porta mozziconi davanti a un locale. Ma non sono gli unici nascondigli improvvisati. Impossibile, in una serata così, non notare i cani. I ragazzini e i più piccoli, quando le unità cinofile fanno pausa, si avvicinano ammirati. E fanno domande curiose. Poi i controlli degli agenti del dottor Tocco continuano fino a tarda notte. Come pure quelli dei carabinieri. E la movida, la sua musica e l'allegria scorrono serene.