Il "verde Liri" che ha ispirato per secoli poeti e pittori non c'è quasi più. O meglio: rimane il verde e sparisce il Liri. Così il proliferare anomalo della vegetazione sul fondale e lungo le sponde e la contemporanea portata ridotta al lumicino offre uno spettacolo piuttosto desolante. E con il timore che la situazione peggiori ulteriormente con un'estate che si annuncia ancora lunga e torrida.
Le condizioni del fiume preoccupa tutti in città. A partire dall'associazione che prende nome proprio dal celebre riflesso delle acque del fiume: "Verde Liri". «Nell'attraversare il centro urbano di Sora - rilevano gli attivisti del sodalizio - le acque del Liri, in eccezionale magra, sembrano provocare riflessi ecologici e paesaggistici inusuali nonché problematici. Ma qualora l'evento siccitoso dovesse prolungarsi, come è probabile, quali più serie conseguenze potrebbero esserci?».
Proprio questo è il punto. E "Verde Liri" interviene dicendo la sua: «È saggio nel corso di queste emergenze intraprendere lavori nell'alveo del fiume come viene paventato? Ci sono aspetti biologici di questo particolare assetto fluviale che nel periodo estivo sono funzionali alla riproduzione della flora, della fauna ittica e a molte altre forme di vita. Non bisogna quindi troppo temere i momenti di magra del fiume i quali invece sono utili a raggiungere nuovi equilibri nella biocenosi di questo ambiente».
E allora il problema è un altro: «Purtroppo, le criticità ecologiche sono quasi sempre provocati dall'uomo - afferma "Verde Liri" - Ad esempio, lo scorso anno sono state eseguite delle modifiche all'alveo del Liri nella zona di Compre. I lavori hanno comportato per mesi un forte dilavamento di fanghi e sostanze nutritive che si sono necessariamente scaricate a valle. Un ulteriore grave disturbo alla fisiologia naturale del fiume è poi stato causato dalla costruzione del contestato sbarramento presso il ponte Vaughan, voluto dalla passata amministrazione, un manufatto che determina un invaso fluviale, impedisce il naturale scorrimento delle acque e trattiene nel fondo del bacino masse di fanghi ricchi di sostanze azotate e inquinanti che innescano sviluppi vegetativi incontrollabili».
Fin qui la diagnosi per il grande malato. Ma "Verde Liri" suggerisce anche la terapia: «A nostro parere, eventuali nuovi fondi pubblici devono essere utilizzati per abbattere lo sbarramento di ponte Vaughan che, come detto, produce ristagni delle acque nel centro cittadino. Crediamo necessario che l'amministrazione comunale si impegni presso gli enti competenti affinché sia raggiunta una migliore qualità delle acque del fiume Liri».
Pronta la risposta del sindaco Roberto De Donatis: «Ho apprezzato molto la relazione dettagliata fornita dall'associazione "Verde Liri", descrivendo le caratteristiche di flora e fauna del nostro fiume, ma rassicuro che non faremo interventi straordinari. Gli interventi di emergenza idraulica partiranno a breve e prevederanno, oltre al taglio della vegetazione, anche la pulizia dell'alveo. Per la traversa del fiume Liri mi sono relazionato con il direttor Lasagna, direttore dell'ex Ardis. Aspettiamo che si pronunci il Tribunale delle acque dopo di che ci muoveremo. La Regione Lazio - conclude il primo cittadino - probabilmente revocherà il finanziamento e il Comune di Sora si troverà in grande difficoltà finanziaria».