Mentre la politica discute ancora sulla frase del segretario del Pd, Renzi, e il suo "Aiutiamoli a casa loro", migliaia di profughi sbarcano in continuazione sulle coste italiane e, di conseguenza, nelle province che devono accoglierli. Sono un esercito in cerca di collocazione che provoca inevitabili fibrillazioni. Anche perché i Comuni non li vogliono più e fanno di tutto per dimostrare la loro contrarietà. E dalla Prefettura non sanno più a che santo votarsi per ripartirli adeguatamente. Il nuovo carico di disperati destinati al Frusinate è arrivato al porto di Salerno. La prima a scendere dalla "Vos Prudence", la nave di Medici senza Frontiere, è stata una donna in travaglio che sta per dare alla luce il suo primo figlio. Dopo di lei un uomo con ferite d'arma da fuoco che a stento si reggeva in piedi. Ed ora, una volta completate le operazioni tecniche, si procederà al trasferimento in Ciociaria: cento migranti, secondo quanto previsto dal piano nazionale di riparto, dovranno trovare alloggio a Frosinone. E i mugugni sono dietro l'angolo. Anche se in più occasioni il prefetto Emilia Zarrilli ha lanciato un appello ai Comuni affinché aderissero allo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).

«Bastava mandare la richiesta al Viminale e attendere una risposta. Tutto ciò allo scopo di creare un percorso di integrazione basato sulla possibilità di un utilizzo nei lavori socialmente utili. Avere poche persone in tanti comuni - ha spiegato il prefetto - sarebbe stato l'ideale. Con lo Sprar anche realtà con mille abitanti avrebbero potuto ospitare alcuni immigrati, senza problemi, e alleggerire il carico dei grandi comuni». Pochi hanno seguito l'invito.

Stavolta l'ufficiale di Governo, viste le continue riluttanze, andrà avanti come stabilito dal Ministero.

«Siamo pronti a un nuovo fronte emergenziale – ha fatto notare la dottoressa Zarrilli – Di appelli non ne faccio più e dove ci sarà posto verranno collocati. Come sempre - ha concluso - faremo il possibile per assicurare ospitalità. Ubbidendo agli ordini del ministro».

Non lo dice apertamente sua Eccellenza. Ma l'allarme per nuovi arrivi è sempre più alto.