Sgominata banda criminale dedita ai furti nelle aree di servizio. L'operazione "Jammer" è stata condotta dalla Polizia Stradale di Frosinone: due persone arrestate, una ricercata, tutte del napoletano dopo ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Frosinone, dottoressa Logoluso, mentre altre tre sono state denunciate. Ingente il bottino rinvenuto in una zona vicino ad Avellino.
L'indagine
Condotte dalla Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone e coordinate dal pm Barbara Trotta, hanno preso avvio dopo che la stessa polizia aveva segnalato all'autorità giudiziaria diversi furti commessi su autovetture in sosta presso l'area di servizio "La Macchia". La successiva acquisizione delle immagini registrate attraverso il sistema di videosorveglianza ha permesso di rilevare che i furti venivano compiuti con il collaudato sistema del "Jammer", un apparecchio che inibisce il segnale del telecomando di chiusura dei veicoli.Le complesse indagini attraverso l'incrocio dei dati ricavati dalle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza autostradali, con quelli dei tabulati delle celle telefoniche e dei transiti autostradali, hanno portato all'individuazione di tre componenti di una vera e propria banda specializzata nella commissione di furti sui veicoli in sosta nelle aree di servizio. Seguendo gli spostamenti dei tre, di 44, 40 e 30 anni, tutti di origine campana, si è potuta ricostruire una lunga serie di furti su autoveicoli, commessi non solo in autostrada, ma anche prendendo di mira parcheggi di alberghi, di porti, di esercizi commerciali e garage pubblici. Il "target" prescelto per l'attività illecita era costituito soprattutto da apparecchi hi-tech, non disdegnando, costose attrezzature da cantiere. L'operazione ha coinvolto, oltre al personale della Sottosezione di Frosinone che ha condotto l'indagine, anche il Compartimento di Roma e la Stradale di Frosinone.