Odori naueabondi e miasmi irritanti. I problemi vissuti dai residenti di rio Pioppeto nei giorni scorsi potrebbero trovare quanto prima una risposta e, si auspica, una soluzione. «In queste ultime settimane abbiamo ricevuto diverse segnalazioni su odori nauseabondi, ma anche sulla presenza di schiuma nera nel rio Pioppeto. Una situazione di assoluta gravità e che deve essere risolta. Il Consiglio di Amministrazione del Cosilam sin dal suo insediamento ha posto particolare attenzione proprio sulle tematiche ambientali» ha spiegato il presidente del Cosilam, Pietro Zola. « Abbiamo fatto ingenti investimenti sul nostro impianto di depurazione per renderlo ancora più efficiente e predisposto pacchetti di controlli e verifiche sull'intera rete fognaria. Azioni che, anche dopo l'affidamento in house providing, insieme al direttore generale abbiamo fortemente caldeggiato e riprogrammato.

Purtroppo è apparso evidente sin dal principio che, nonostante i nostri sforzi, ci fossero agenti esterni che, in qualche modo, rendessero il processo depurativo particolarmente difficile. Anche in questo caso, però, non siamo rimasti a guardare e abbiamo deciso di percorrere una strada poco popolare, ma sicuramente più efficace. È in via di definizione una convenzione-quadro che vedrà in prima linea il Cosilam insieme ai Comuni territorialmente interessati e alle forze dell'ordine. Subito dopo la sottoscrizione di questo accordo partiranno controlli a tappeto con verifiche in ogni singola azienda che insiste nella nostra area industriale. La presenza dei Comuni e delle forze dell'ordine consentirà di procedere a un controllo capillare e, soprattutto, e sanzionare (a livello amministrativo, ma anche penale) eventuali trasgressori. Ai comitati e ai cittadini ribadisco la nostra piena e totale disponibilità e la nostra determinazione a risolvere queste problematiche. Abbiamo bisogno di un grande gioco di squadra e invito tutti i cittadini che notassero situazioni anomale a segnalarle a noi e alle forze dell'ordine. Solo attraverso la collaborazione possiamo arrivare alla soluzione di tutte le problematiche e tutelare il nostro territorio» ha concluso il presidente Pietro Zola.

La ricostruzione

Capogiri, nausea, malori. Nella notte tra lunedì e martedì in molti nella zona industriale sono stati svegliati tra le 2.30 e le 3 da una strana sensazione di bruciore: occhi e gola irritati. Bocca amara, qualcuno con sintomi anche peggiori. E non è stato un caso isolato.
I comitati Solfegna-Cerro-Ponte La Pietra denunciano da tempo questi episodi che sembrerebbero essersi intensificati dal mese di giugno, in corrispondenza dell'aumento delle temperature. Alcuni riferiscono di aver dovuto ricorrere alle cure ospedaliere. Quelli più a rischio sono ovviamente i cittadini che vivono a ridosso del corso d'acqua che attraversa l'intera zona industriale. Alcune centinaia quelli che abitano nell'area in questione, una ventina le famiglie che negli ultimi giorni hanno dichiarato di essere state male in corrispondenza della comparsa improvvisa di schiuma nelle acque del fiume.