C'erano i suoi colleghi, gli amici, i familiari e quanti lo hanno conosciuto e stimato per la sua bontà, la sua disponibilità, il suo sorriso contagioso, la sua parola giusta al momento giusto. Tantissime persone hanno portato l'ultimo saluto a Marco D'Arpino, 45 anni, deceduto giovedì scorso dopo un incidente stradale. I funerali sono stati officiati ieri pomeriggio nella concattedrale di Sant'Andrea, nel centro storico di Veroli, dal parroco don Andrea insieme a don Matteo.

Maglie verdi indossate dai colleghi che hanno portato a spalla la bara. Non sono mancate le scritte "addio supplente" come era chiamato dagli amici. Una persona ben voluta, era Marco, dedita al lavoro e alla famiglia. Quella famiglia con cui era pronto a partire per l'attesa vacanza, ma purtroppo giovedì la tragedia. Quella vacanza sognata anche dal figlio che in una lettera ha scritto parole commovente per il papà. «Me ne sono andato a dormire pensando che il giorno dopo o venerdì tornavi, sabato mi saresti venuto a riprendere, saremmo usciti la sera e poi domenica saremmo partiti per la nostra attesissima vacanza - scrive G. D. - ma ora non ci sei più e ti salutano tutti i tuoi amici, colleghi, io, mamma e la mia sorellina. Proteggimi e indicami la strada per il futuro migliore, ricordati che ti amo eroe. Addio papà, anzi, papo ciccio».

Marco ha perso la vita a causa dello scoppio di uno pneumatico, precipitando per circa 10 metri nella scarpata, sull'autostrada A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra l'allacciamento A1/Variante di Valico e Sasso Marconi, in direzione Bologna.
Ieri l'ultimo saluto a un grande lavoratore, a un papà eccezionale, a un marito straordinario. E nella chiesa di Sant'Andrea, dove insieme a Luigia ha coronato il sogno d'amore, si sono svolti i funerali. Molti i volti rigati e il cordoglio ai familiari.
«Marco era davvero unico, sempre sorridente, simpatico, ironico, amava il lavoro e la famiglia. Rimarrà per sempre nel nostro cuore e nei ricordi più belli. Con lui abbiamo condiviso tante esperienze - ci dice un collega - Addio supplente».