Capogiri, nausea, malori. Nella scorsa notte in molti nella zona industriale sono stati svegliati tra le 2.30 e le 3 da una strana sensazione di bruciore: occhi e gola irritati. Bocca amara, qualcuno con sintomi anche peggiori. E non è un caso isolato.
I comitati Solfegna-Cerro-Ponte La Pietra non hanno dubbi: la situazione vissuta ormai da anni è peggiorata negli ultimi mesi, con persone che a giugno si sono recate persino in ospedale, mentre gli attivisti - con esposti a raffica - hanno continuato a denunciare l'accaduto: in corrispondenza della presenza nelle acque di rio Pioppeto di schiuma e sostanze in grado di rendere le acque marroni e in alcuni casi quasi nere, i residenti vengono colpiti da sintomi ben precisi.

Quelli più a rischio sono ovviamente i cittadini che vivono a ridosso del corso d'acqua che attraversa l'intera zona industriale. Alcune centinaia quelli che abitano nell'area in questione, una ventina le famiglie che negli ultimi giorni hanno dichiarato di essere state male in corrispondenza della comparsa improvvisa di schiuma nelle acque del fiume.
«Le segnalazioni sono state inoltrate a più riprese - spiegano i residenti - Ma continuiamo a dover respirare un'aria acida che ci fa stare male senza che alcuno intervenga».

I sospetti che dietro questo fenomeno ci possa essere un anomalo smaltimento da parte di qualche azienda non sono poi così campati in aria. Forse è per questo che Giovanni Carrino, presidente del comitato Cerro, ha avanzato una richiesta ben precisa: «Chiediamo ai carabinieri e alle autorità preposte che si effettuino verifiche azienda per azienda, per accertare che tutto sia a norma e che non vi siano sversamenti illegali nel fiume. Dopo l'ennesima notte critica, non siamo pronti a tollerare più questa situazione che purtroppo coinvolge anche bambini ed anziani. Dopo gli ultimi esposti stiamo valutando di presentarne un altro non più contro ignoti: qualcuno deve fermare questo scempio. Non è possibile che tutte le famiglie che abitano in zona, a ridosso di rio Pioppeto, nel bel mezzo della notte siano colpite da malori indicibili. Se c'è un responsabile deve essere individuato e fermato».
La presenza di sostanze schiumogene nei bacini che attraversano la zona industriale e le nauseabonde esalazioni che sono tornate ancora ad esautorare l'aria, mortificando i residenti, non sono una cosa nuova. Il problema ben sei anni fa era divenuto oggetto persino di una mirata interrogazione all'allora ministro dell'Ambiente per la bonifica dell'area Cerro e di tutto il territorio interessato dai corsi d'acqua del rio Fontanelle, rio Pioppeto e rio Vernile. Tra continue ispezioni da parte di Forestale, Noe e Arpa.
La battaglia è ancora aperta.