Dopo l'arrivo di decine e decine di immigrati collocati nell'immobile di via Diaz, a Fuggi, interviene l'avvocato Giorgio De Santis dopo la diffida inviata al Ministero degli Interni. E' proprio lui che sta tutelando la proprietaria di uno degli appartamenti costretta a lasciare l'immobile a causa della difficile convivenza, essendo lei l'unica donna nel condominio.
Avvocato, l'iniziativa della diffida al Ministro degli interni sul problema immigrati di Fiuggi sta suscitando scalpore ma anche tanti consensi.
«La diffida si muove, infatti, da specifiche ragioni di tutela e difesa e dalla situazione nella quale s'è ritrovata coinvolta la mia assistita, che ha dovuto abbandonare casa sua dall'oggi al domani. Un appartamento acquistato con grossi sacrifici e, allo stato, non più fruibile e senza più un valore economico. Non è possibile che un intero palazzo venga trasformato, nel volgere di poche ore, in un centro d'accoglienza, dove l'intrusa, in un attimo, è risultata essere proprio la malcapitata che nell'immobile viveva legittimamente da tempo, per essere proprietaria di uno degli altri appartamenti».
Ma, l'integrazione vorrebbe che ci fosse un'interazione…
«Già, ma con una diversa organizzazione e senza pericoli per gli altri. Nel condominio di Fiuggi sono stati dirottati dall'oggi al domani circa 80 immigrati, con la giovane proprietaria della mansarda, non consultata, né avvertita da nessuno, costretta ad andare altrove ed a lasciare casa sua».
Perché la riserva risarcitoria nei confronti del Ministero?
«Perché la vicenda sta generando intuibili danni di natura patrimoniale e non patrimoniale alla cliente, costretta a vivere altrove in affitto, con la sua mansarda, acquistata alcuni anni addietro, che oggi non ha più valore, secondo quanto evidenziato dalle varie agenzie immobiliari consultate dalla donna. Questo, anche a tacere dei profondi turbamenti che i fatti stanno generando, purtroppo, nella donna».