Il numero esagerato di migranti giunti a Fiuggi negli ultimi mesi è certamente una delle emergenze con le quali è costretta a fare i conti di questi tempi la città termale, alle prese tra l'altro con enormi problemi strutturali cronici, che di fatto hanno portato a un crollo considerevole di presenze turistiche nella stagione in corso. È allarme rosso sul piano della tenuta dei bilanci aziendali, in un quadro generale dove i migranti non aiutano certo, dove i pochi turisti presenti sembrerebbero mal digerire il fatto che anche Fiuggi sia finita coinvolta in quella che è una emergenza nazionale.

Sul tema nei giorni scorsi è intervenuto anche l'ex sindaco di Fiuggi Fabrizio Martini: «Avute le prime conferme sull'arrivo di nuovi migranti, ho inviato al Commissario straordinario del comune di Fiuggi, Francesco Tarricone, una nota con cui segnalo il rischio di un ulteriore straordinario incremento dei flussi di profughi verso la nostra città - scrive l'ex primo cittadino - Ho informato su quanto fatto dal Comune in passato (convocazione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, controlli continui sulla regolarità di strutture e cooperative, monitoraggio sanitario) e gli ho chiesto di attivarsi al Ministero degli Interni per far comprendere la non sostenibilità del fenomeno in queste proporzioni.

Sono convinto - ha osservato Martini - che data la sua appartenenza all'amministrazione centrale dello stesso Ministero, sia avvantaggiato nel rappresentare la grave situazione fiuggina, da non abbandonare comunque all'iniziativa scoordinata e ondivaga di vari altri soggetti, più o meno istituzionali. Attendiamo fiduciosi - ha chiuso Martini - una risposta rapida e, con essa, una ferma presa di posizione utile alla città, in cui sia ben chiarito che si mette in discussione l'ingiusta distribuzione sul territorio provinciale, non certo la drammatica vicenda umana dei profughi, vittime di uno scellerato sistema di accoglienza».
Quella dell'ex sindaco, una fotografia nella fattispecie di quella che è diventata, in ordine di tempo, l'ultima emergenza fiuggina. Conciliare l'esigenze dei flussi migratori con una città a vocazione turistica appare con il passare dei giorni sempre più complicato.