Sperano di avere buone notizie nella giornata di oggi gli otto profughi che si sono ritrovati improvvisamente senza un alloggio e che sabato sono rimasti per sedici ore su un marciapiede sotto la pioggia e senz'acqua. Dopo aver sollevato un polverone e aver coinvolto le massime cariche territoriali, la sorte degli otto giovani africani resta incerta. Sono stati ospitati per circa sette mesi dalla cooperativa "Integra 2013" e hanno passato le ultime due notti in un alloggio di fortuna offerto dal vescovo Antonazzo presso la Caritas di via Costantinopoli. E ora attendono direttive su dove e come potersi sistemare.
A monte della vicenda sembra esserci il mancato rispetto delle regole del centro d'accoglienza che li ha ospitati fino a venerdì, quando è stato loro revocato il programma di assistenza e sono stati espulsi dal centro. Avrebbero ripetutamente violato il regolamento interno assumendo atteggiamenti aggressivi e litigiosi, anche nei confronti degli operatori della struttura, rifiutandosi peraltro di firmare il registro delle presenze.
Le forze dell'ordine, l'amministrazione comunale con gli assessori Baratta e Di Ruscio in testa, hanno cercato di trovare una soluzione, sebbene temporanea. Ci ha pensato poi il vescovo a risolvere il problema offrendo loro un riparo fino a oggi. Ma, come ribadito dalla Di Ruscio, si dovranno necessariamente cercare altre soluzioni definitive. «Un gioco di squadra che ha visto scendere in campo amministrazione comunale, cittadini, vigili urbani, corpo di polizia e mondo ecclesiastico», ha sottolineato l'assessore ai servizi sociali. Infatti gli otto ragazzi hanno trascorso la notte di sabato e quella di ieri nei locali della Caritas di via Costantinopoli, dove hanno ricevuto anche pasti caldi e un po' di cristiano conforto.
Oggi però dovrebbero andare via. Ma dove? Chi li accoglierà? Se lo chiedono anche i tanti residenti della zona che hanno mostrato tutta la loro solidarietà ai profughi offrendo loro cibo e perfino la tutela legale per ricorrere contro il provvedimento di revoca del programma di assistenza emesso dalla prefettura.