Omicidio di Emanuele Morganti: si allungano i tempi per il deposito della consulenza medico legale affidata dalla Procura di Frosinone al dottor Saverio Potenza, dell'Università di Tor Vergata e alla tossicologa Maria Chiara David. Il deposito era annunciato per questa settimana, visto che il termine dei sessanta giorni è ormai scaduto, ma i periti hanno chiesto altro tempo, altri quindici giorni. Due settimane che potrebbero rivelare le cause del decesso, determinato dopo la brutale aggressione di Emanuele avvenuta nella notte tra il 24 e il 25 marzo a Piazza Regina Margherita, all'esterno del locale Miro. Dalla perizia si attendono elementi utili per risolvere quello che ancora sembra un giallo, con tre persone in carcere ed altre cinque indagate. Tutte e otto rispondono di omicidio volontario. Ormai l'attesa da parte di inquirenti, avvocati della difesa, parti civili, ma soprattutto famiglia e amici, è la deposizione della relazione in merito all'autopsia da parte del medico legale, che potrebbe dare l'accelerata all'inchiesta.
Tolta l'insegna del Miro
Intanto a proposito del luogo dove si è consumata l'aggressione mortale non è passato inosservato il fatto che da qualche giorno a Piazza Regina Margherita, non è più esposta all'esterno della palazzina l'insegna del locale "Miro", dove cominciò l'aggressione per poi concludersi tragicamente all'esterno. Che sia stata tolta da qualcuno o dagli stessi ex titolari al momento non è dato saperlo. Emanuele sabato si sarebbe dovuto recare al concerto di Vasco Rossi insieme alla sorella ed alcuni amici. Avevano acquistato il biglietto. Melissa andrà lo stesso e insieme a lei, nel suo cuore infranto e spezzato dal dolore, ci sarà anche l'amato fratello.