Ha provato il tutto per tutto quando è stato bloccato dagli uomini della Squadra mobile di Frosinone. Ha persino tentato di discolparsi come se fosse vittima di una "trappola", di non sapere nulla di quel carico da oltre 13 chili di droga nel bagagliaio, destinati al Cassinate.
Poi, però, gli altri 10 chili di stupefacenti nella sua abitazione di Napoli hanno reciso qualsiasi speranza: a finire in manette è stato G.N., 54 anni, residente a Napoli, agente in forze alla Sottosezione tangenziale di Fuorigrotta. L'operazione porta la firma degli agenti della Squadra mobile della Questura di Frosinone, coordinata dal dottor Carlo Bianchi, e dei carabinieri della Compagnia di Cassino, agli ordini del maggiore De Luca e del tenente Grio. Un'operazione che ha permesso di sequestrare 23 chilogrammi di stupefacenti destinati, secondo le prime ipotesi degli inquirenti, a rifornire la piazza cassinate.

La ricostruzione

La rocambolesca operazione è scattata nel pomeriggio di giovedì. Erano da poco passate le 14 quando all'uscita del casello A1 di Cassino gli agenti della Squadra mobile - stabilmente impegnati a Cassino - insieme agli uomini dell'Arma hanno fermato per un controllo un cinquantaquattrenne napoletano: un insospettabile corriere, incensurato, che nel bagagliaio della vettura aveva 13 chili di hashish. Quando gli operanti hanno approfondito i controlli procedendo nella perquisizione veicolare è stato già difficile pensare che si trattasse di un abbaglio: i panetti erano rigorosamente posizionati nel bagagliaio. Fermato con prontezza, l'uomo avrebbe tentato il tutto per tutto: avrebbe cercato di far intendere di essere vittima di una trappola. Di non sapere, di fatto, chi avesse caricato quella droga nella sua auto.
Una ipotesi, purtroppo, non veritiera: effettuata una perquisizione nella sua abitazione di Napoli sono saltati fuori altri 8 chilogrammi di hashish e circa 1,5 di coca oltre a 60 cartucce di cario calibro. Per lui si sono aperte le porte del carcere. I militari della Compagnia di Cassino, in una brillante operazione a quattro mani con la polizia, hanno scoperto nella vettura altri elementi utili all'indagine. Tutt'altro che conclusa.

Documenti sotto la lente

All'interno dell'auto, oltre alla droga, le forze di polizia hanno trovato anche diverso materiale documentale su cui, ora, si stanno concentrando le attenzioni degli inquirenti: si tratta di una pista importante che il sostituto Bulgarini Nomi, insieme al procuratore D'Emmanuele, potranno seguire sapendo di poter contare su investigatori competenti e dall'eccellente intuito. Non è un caso che sia stato bloccato uno dei corrieri al di sopra di ogni sospetto.
Non è da escludersi che gli elementi sequestrati possano ora rivelare dettagli importanti sullo spaccio di sostanze stupefacenti nel Cassinate: una zona in cui l'attività criminale prevalente sembra confermarsi, così come aveva dichiarato il procuratore, proprio quella legata a filo doppio con la gestione delle piazza dello spaccio e il reinvestimento dei proventi illeciti. Sulla tipologia di documenti trovati e sul materiale sequestrato, però, vige il più stretto riserbo. Le verifiche sono ancora in atto.
In un'altra abitazione dell'hinterland di Cassino è stato invece sequestrato materiale per il confezionamento di droga e modiche quantità di hashish e cocaina: denunciato il proprietario.