Che Rainews24 si stia interessando alle bombe ecologiche disseminate tra Cassino e il Cassinate non può che essere un bene. Se la stampa locale se ne occupa ogni giorno per provare a sbloccare più di una coscienza, in attesa delle fine delle indagini, la presenza di una troupe come quella di Rainews 24 non fa altro che accendere ancora di più i fari su una questione affatto risolta.

Lo sanno bene i cittadini che vivono sui luoghi a rischio, continuando a raccontare le proprie battaglie per la vita contro mali incurabili. Lo sanno bene anche gli ambientalisti, che ogni giorno diventano bersagli di critiche amare per il loro impegno sul campo, come dimostrato da Edoardo Grossi, sostituto console del Touring Club nella Consulta dell'Ambiente di Cassino. La troupe Rai, in un reportage da brivido della giornalista Emanuela Bonchino, ha intervistato il procuratore D'Emmanuele sulla situazione cassinate, poi si è recata fisicamente nelle zone a rischio calpestando i terreni da cui sgorgano acque rosse e sui terreni a perdita d'occhio del Nocione. Le interviste a chi da anni cerca la verità hanno riaperto un vaso di Pandora mai svuotato.

L'attesa per conoscere l'esito delle meticolose indagini della Finanza sulle aree del Nocione, a Cassino, e a Sant'Elia - dove sono state notate e segnalate sorgenti di acque rosse - sale ogni giorno. Stesso interesse per i terreni su cui sono stati avvistati bovini pascolare sui rifiuti, con l'intervento anche delle competenti autorità.
Presto potrebbero arrivare i risultati degli scienziati che hanno effettuato rilievi tecnici: prima il Gruppo di Esplorazione Aeromarittima delle Fiamme gialle, poi anche l'équipe del professor Carmine Gambardella, responsabile Scientifico del Benecon. Stessa cosa per quanto riguarda i rilievi dell'Arpa in località Pantanelle: è partito il conto alla rovescia.