Il Comando di Compagnia di Cassino, coordinato dal Comando Provinciale di Frosinone, a seguito di recenti avvenimenti di cronaca che hanno interessato la città martire, con scontri violenti tra gruppi di giovani di nazionalità egiziana, ha ulteriormente rafforzato i servizi preventivi.

Nell'ambito di tale quadro, nella serata di ieri, i militari dell'Aliquota Radiomobile e della Stazione di Cassino, coadiuvati anche da una pattuglia del locale Commissariato di P.S., traevano in arresto nella flagranza del reato per rissa un italiano, D.R.F. di 20 anni (originario di Roma), un marocchino J.S. di 22 anni, T.L. di 27 anni, D.S. di 23 anni e B.M. di 25 anni del Gambia, nonché un cittadino Senegalese K.A. di anni 23, tutti nullafacenti e senza fissa dimora. Il marocchino J.S. e l'italiano D.R.F. risultano già censiti per reati contro la persona e il patrimonio (lesioni, rapina, resistenza a P.U., ricettazione, stupefacenti).

I predetti venivano bloccati dal personale operante all'interno della villa comunale mentre si azzuffavano e si minacciavano a vicenda. Il motivo della rissa è da ricondurre al furto di un telefono cellulare, perpetrato nei giorni scorsi, dall'italiano ai danni di D.S., cittadino del Gambia. Il telefono, per motivi in corso di accertamento, era stato poi consegnato al giovane marocchino J.S. che, con la tecnica del cosiddetto "cavallo di ritorno", si era fatto consegnare 50 euro dal legittimo proprietario. Nel momento in cui si è concretizzato lo scambio soldi-cellulare scoppiava una rissa alla quale hanno partecipato i sei arrestati ed altre persone in corso di identificazione. Grazie all'immediato intervento della pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile, della Stazione di Cassino, di militari dell'Aliquota Operativa  e di altro equipaggio del locale Commissariato di P.S., la rissa veniva immediatamente sedata e i sei fermati accompagnati presso la locale Compagnia Carabinieri dove venivano tratti in arresto per rissa aggravata; inoltre il marocchino J.S. e l'italiano D.R.F. venivano deferiti in stato di libertà, rispettivamente per estorsione e furto del cellulare. Gli arrestati venivano ristretti presso la Casa Circondariale di Cassino a disposizione dell'A.G..