Un caldo opprimente, da togliere il sonno e il respiro. Forse è per questo che Marco, poco prima delle 6 di ieri, ha deciso di alzare la tapparella della sua stanza da letto, all'ultimo piano di una palazzina in via Falaise, a Cassino. E di applicare quella zanzariera bi-adesiva che aveva comprato per evitare di essere divorato dalle zanzare. Pochi minuti, avrà pensato. Poi torno a dormire. Invece è precipitato dal quarto piano, dopo essere riuscito a sistemare sul muro solo un pezzo di zanzariera, vittima probabilmente di un capogiro. Comunque di una disgrazia.

Marco Ciccodicola, ventunenne originario di Sora, iscritto alla Facoltà di Ingegneria a Cassino, è morto sul colpo, dopo un volo di almeno 15 metri. Inutile ogni tentativo di rianimarlo: i medici del 118, intervenuti nell'immediatezza, hanno messo in pratica tutte le manovre utili a strapparlo alla morte ma senza alcun successo. Subito sul posto gli agenti del Commissariato di Cassino, agli ordini del vice questore Alessandro Tocco, insieme ai colleghi della Scientifica: da un prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che a segnalare la presenza del ragazzo sull'asfalto sia stato un passante.

Forse un pasticcere impegnato nella consegna dei cornetti ai bar della zona. I coinquilini che condividevano con lui l'appartamento pare stessero dormendo quando Marco è precipitato. Chiara la natura accidentale della sua morte, ma per poter escludere un improvviso malore - proprio mentre si trovava sulla scala utilizzata per sistemare la zanzariera - il dottor Mattei, solo dopo l'esame esterno della salma, ha richiesto che fosse eseguita l'autopsia. Indagini in corso da parte degli agenti che stanno cercando di raccogliere più dettagli ed elementi utili, necessari a stabilire con esattezza la dinamica dei fatti. Diverse le testimonianze raccolte sul posto, dove si è riunito in pochi minuti un gran numero di persone che hanno atteso invano, sperando in un piccolo segnale di ripresa. L'arrivo della madre del ragazzo, poco prima delle 10, ha spezzato il cuore a tutti i presenti: un dolore senza fine. I giovani studenti che condividevano con Marco l'appartamento sono sotto choc.