vera truffa ai danni di ignari tabaccai. Facevano attivare carte di credito prepagate ad indigenti, con un compenso tra 40 e 100 euro. Contattavano telefonicamente i titolari di punti vendita Lottomatica sul territorio nazionale e, presentandosi come operatori tecnici della società, informavano dell'arrivo del tecnico per aggiornare il pos. Ma si trattava di una truffa. Smascherati e denunciati dai carabinieri dopo il raggiro a un'esercente di Toano, nel Reggiano.

Nei guai cinque ciociari, tre uomini e una donna di Frosinone e una verolana. Le indagini dei militari di Toano stanno proseguendo per accertare l'eventuale responsabilità dei cinque in analoghi colpi compiuti con le stesse modalità.

La ricostruzione

Devono rispondere dell'accusa di concorso in truffa un cinquantacinquenne di Frosinone e la complice di 45 anni residente a Veroli, oltre a un cinquantasettenne, una quarantaquattrenne e un venticinquenne del capoluogo, questi ultimi tre intestatari delle carte di credito dove sono confluiti 2.806 euro provento della truffa. Stando a quanto ricostruito dagli uomini dell'Arma di Toano, in dieci mesi di complesse indagini, la coppia ciociara con una telefonata ingannevole preannunciava l'intervento di un tecnico presso la tabaccheria di un'esercente dell'Appennino reggiano per l'aggiornamento del pos Lottomatica. Il giorno dopo la telefonata in tabaccheria si è presentato il frusinate di 55 anni, per l'aggiornamento del pos.

Sempre stando alle accuse ha effettuato quattro ricariche a favore di tre carte di credito (due da 500 euro e due da 900 euro). Terminato l'intervento di lui si sono perse le tracce. Accortasi del raggiro alla tabaccaia non è rimasto altro da fare che contattare i carabinieri e sporgere denuncia. Sono scattate, quindi, subito le indagini delle forze dell'ordine e grazie anche a mirate indagini telematiche, sono risaliti ai 3 intestatari delle carte che avevano attivato dietro compenso della coppia e, quindi, alla coppia stessa, acquisendo nei confronti dei cinque indagati incontrovertibili elementi di responsabilità. La stessa tabaccaia, a conferma del buon esito delle indagini, in apposita seduta di individuazione fotografica ha riconosciuto il falso operatore Lottomatica