Torna in aula Emiliano Frocione, il 40enne di Alatri, condannato a 18 anni per l'omicidio della consorte, allora 34enne, Alessandra Agostinelli, uccisa con ben tredici coltellate all'interno della loro abitazione in località Pignano dopo una furibonda lite. Ad occuparsi del caso giudiziario saranno i giudici della Corte di Appello di Roma nella giornata di giovedì. Frocione sta scontando la pena in una struttura specializzata visto il suo stato di salute certificato da visite di medici legali.
Le mosse della difesa
In vista dell'udienza, gli avvocati della difesa di Frocione, tra cui Enrico Pavia, hanno depositato una richiesta in cui chiederanno di riconoscere al loro assistito la legittima difesa. Ma le richieste degli avvocati della difesa non si fermano qui. Infatti hanno richiesto che si rifaccia la perizia sull'iphone di Alessandra per individuare magari elementi utili al processo presenti nel cellulare sotto forma di messaggi, poi la derubricazione del reato da omicidio volontario a preterintenzionale e infine la perizia psichiatrica al momento del fatto.Ora si attende giovedì per sapere se le richieste saranno accolte o meno.
La storia dell'omicidio
Il fatto accadde a settembre del 2014 tra Pignano e Basciano ad Alatri. Tutto avvenne all'improvviso. Moglie e marito dopo un litigio si presero a coltellate, quando i familiari entrarono nella casa sfondando la porta, che era stata chiusa a chiave, si trovarono dinanzi uno scenario raccapricciante. Sangue ovunque ed infine a terra i due coniugi, quello di Alessandra privo di vita e quello di Emiliano con gravi ferite. Scattò così l'inchiesta e poi la prima fase processuale con la condanna di Emiliano Frocione, a seguito del rito abbreviato, la scorsa estate, a diciotto anni presso il tribunale di Frosinone. Giovedì nuovo round questa volta davanti la corte di appello.