Violenza sessuale su minore disabile. Un'accusa tremenda quella a cui è stato chiamato a rispondere un sessantenne del Cassinate che per i giudici di Cassino è colpevole. Lo hanno stabilito ieri con una sentenza di primo grado che ha disposto nei suoi confronti cinque anni di reclusione ed uno di internamento in una Rems, così come richiesto con forza dall'avvocato di parte civile, Riccardo Ernesto Di Vizio. L'imputato, A.S., è stato dichiarato - con una perizia del dottor Di Marco - parzialmente incapace di intendere e volere. La denuncia è stata presentata dalla famiglia del ragazzino poco dopo le presunte violenze.

I fatti

Era l'estate del 2014. Una sera il minore rientrando a casa riferì alla madre delle attenzioni che gli sarebbero state riservate da quell'uomo molto conosciuto in paese, che spesso i ragazzi incontravano in piazza e con cui tutti si fermavano a parlare. Secondo quanto dichiarato dalla parte offesa, l'uomo gli avrebbe chiesto di fare una passeggiata. Nulla di strano. Poi il racconto del minore sarebbe divenuto più complesso: attenzioni "particolari", in una zona isolata e lontana da occhi indiscreti. Fino alla consumazione, sembrerebbe, di un rapporto vero e proprio. Due almeno gli episodi contestati all'uomo che dopo circa un anno è finito ai domiciliari per le pesanti accuse mosse a suo carico. Contrapposte e complesse le testimonianze portate in aula dalle difese che hanno cercato in ogni modo di tenere i toni bassi, vista la gravità dei fatti ipotizzati: dall'avvocato Riccardo Ernesto Di Vizio per il minore e dall'avvocato De Siena per l'imputato. Alcuni degli amici del minore avrebbero confermato le attenzioni poi divenute, forse, qualcosa di più. I testimoni della difesa del sessantenne avrebbero, invece, confermato la serietà dell'uomo.

A pesare, probabilmente, più di ogni altra cosa sarebbero state le testimonianze rese durante il processo a porte chiuse: proposte indecenti pare anche nei confronti di altri ragazzi in cambio di sigarette. Oppure, stando sempre a quanto raccontato in aula dai testimoni della difesa del minore, di prestazioni offerte, sembrerebbe, anche in cambio della realizzazione di lavori di giardinaggio nelle abitazioni di alcune signore del posto. Ieri mattina le intense discussioni delle difese. Poi, intorno alle 15, l'attesa sentenza