Il grande cuore di Gian Luca Flori di 48 anni ha cessato di battere. Il volontario dei soccorsi speciali della Croce rossa italiana del modenese, rimasto gravemente ferito qualche giorno fa in località Valle dei Santi, a causa delle gravi ferite riportate nella caduta da un dirupo, è purtroppo spirato in un nosocomio romano.
La cronaca
Il volontario, non ancora 50enne e ritenuta persona esperta, era stato tra le macerie di Amatrice, oltre ad aver partecipato a tante emergenze di protezione civile.
L'ultimo viaggio, l'ultima escursione. Proprio quella che lo ha visto protagonista in solitario nel cammino di San Benedetto gli è stata fatale. Dopo la caduta Gian Luca era stato soccorso dal Soccorso alpino di Collepardo.
I suoi amici volontari, anche se non li conosceva, hanno fatto del tutto per salvargli la vita, operando in condizioni proibitive con grandissima professionalità.
«È stato fatto l'impossibile - racconta emozionato un volontario del Soccorso alpino di Collepardo che ha partecipato alle operazioni di salvataggio - dalla chiamata dei soccorsi alla gestione dell'emergenza. L'equipaggio a bordo dell'elicottero ha svolto una missione difficilissima vista la posizione impervia del luogo della rovinosa caduta. Il lavoro di tutto il personale medico e sanitario dell'Ares 118 è stato esemplare, così come quello del tecnico del Soccorso Alpino che ha assistito il medico e Gian Luca al limite della sicurezza, di concerto con le operazioni a terra del Cnsas (Stazione di Collepardo). Il pilota e il tecnico dell'A 109 sono comunque la cornice di questa macchina indispensabile che è il Soccorso Alpino Lazio. Siamo fieri - conclude il volontario - di aver dato il massimo, ma siamo tristi per la morte di uno di noi».