Quale migliore occasione, quella di ieri, per uscire all'aria aperta e trascorrere una giornata immersi nella natura, nei luoghi più caratteristici della Ciociaria. E così hanno fatto alcune famiglie. Peccato, però, che la meta scelta, Canterno (che tocca i comuni di Ferentino, Fiuggi, Fumone e Trivigliano) è stata una desolazione. In riva al lago tantissimi pesci morti, un odore nauseabondo. L'allarme della moria dei pesci è scattato, già, giorni fa, quando ambientalisti e decine di turisti hanno scattato diverse foto, postandole anche sui social network. Sul posto sono arrivati immediatamente, per un sopralluogo, i Carabinieri Forestale, i volontari di Legambiente, la Asl e l'Arpa Lazio. Sono stati effettuati prelievi di campioni d'acqua e delle carcasse dei pesci morti. Si attendono, ora, i risultati delle analisi, che potrebbero arrivare questa settimana. E a quei pesci in riva al lago sono state scattate altre foto, ieri, da cittadini che avevano approfittato della giornata di sole per fare una scampagnata.

E sulla vicenda è intervenuto anche Marco Maddalena, capogruppo consiliare di Ferentino, di Sinistra Italiana. «Cosa succede nel Lago di Canterno? La moria di pesci evidente sulle rive del lago non può che preoccupare sulle condizioni dello stato di salute del bacino idrico. Ad oggi, ancora non si conoscono le cause della morte dei pesci, gli enti locali, però, sono tenuti a dare risposte trasparenti sul fatto accaduto e mi auguro che questo avvenga presto. Non è la prima volta che succedono cose allarmanti nella Riserva naturale del Lago di Canterno, come ad esempio cantieri discutibili; il mancato controllo delle attività venatorie; gli sversamenti; le costruzioni abusive. È evidente che, oggi, manca un investimento concreto sulla Riserva Naturale, la gestione provinciale ha dimostrato di non essere all'altezza della situazione e il nuovo assetto che definisce in parte la nuova competenza regionale non ha di certo ancora migliorato la situazione. In tutto ciò, il grande assente è il Comune di Ferentino, dove gran parte della Riserva è insediata, che mai si è interessato ad una pianificazione delle innumerevoli potenzialità dell'area in termini di accoglienza, di sviluppo dell'ecoturismo legato ai Cammini, al cicloturismo, al birdwatching e al benessere».