Il numero di violenze di genere a Cassino - stando a quanto emerso ieri in un incontro voluto dalle operatrici d'ascolto Antonella Capaldi, Sandra Cellucci e Ivana Baldassarre - è il più alto dell'intero comprensorio. Almeno 50 quelle seguite ultimamente con percorsi mirati. Per questo, stando a quanto emerso ieri mattina, l'improvvisa sospensione dell'attività d'ascolto del centro anti violenza rappresenta un problema.

«Senza alcuna motivazione né scritta né orale siamo state contattate il 9 maggio dai Servizi sociali del Comune e "invitate" a restituire le chiavi dello sportello di via del Carmine e il telefono. Incomprensibile, anche vista la vittoria di un bando per l'ampliamento del centro esistente. Anche in modo provocatorio - hanno dichiarato le operatrici che hanno sempre lavorato gratis - lasciamo i nostri numeri personali: 3294159086 e 3207464353 perché le vittime non possono aspettare». La risposta dell'assessore al ramo, Benedetto Leone, non si è fatta attendere: «Non voglio alimentare inutili polemiche. Il centro anti violenza è aperto martedì e giovedì e il numero è 3398548529 acceso h24. L'attività non si è mai fermata, anzi raddoppierà con la realizzazione di un centro per le famiglie nel quartiere S. Bartolomeo grazie ad un contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri».