Torna alla ribalta la questione del "pascolo brado" a Bosco Faito che appare ormai fuori controllo. Il consigliere Pino Malizia ha raccolto le lamentele dei residenti delle contrade Colle San Paolo, Cese, Colle Leo, Cantinella e Pantano e ha segnalato «al Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare di Ceccano (il Cutfaa, l'ex Corpo forestale assorbito dall'Arma dei carabinieri, ndr) - racconta il consigliere Malizia - l'invasione di proprietà private da parte di suini e ibridi (incroci tra maiali e cinghiali, ndr) presenti nel bosco con conseguenti danni a recinzioni, prati e coltivazioni e relativi pericoli per chi transita lungo le strade adiacenti» al bosco dichiarato monumento naturale.

L'esponente di "Nuova Vita" ricorda, inoltre, che «la scorsa estate un motociclista ha investito proprio uno di questi animali», i quali «sono abituati - aggiunge Malizia - alla presenza dell'uomo, si introducono nei cortili anche in pieno giorno e una settimana fa alcuni bambini che giocavano in un giardino hanno rischiato di essere aggrediti». E «a quanto pare - denuncia lo stesso Malizia - sono persino privi di marche auricolari, quindi tutto lascia pensare che appartengano ad allevamenti abusivi». La presenza di centinaia di capi di bestiame, tra cui anche bovini ed equini, nei pressi dell'ex stabilimento Snia-Bpd era stata segnalata più di due mesi fa dal Centro Studi Tolerus, che aveva puntato il dito contro alcune aziende agricole operanti nella zona e aveva inoltrato una richiesta al sindaco Roberto Caligiore affinché «adottasse - aveva spiegato il presidente dell'associazione Pasquale Pesce - un'ordinanza di divieto di pascolo e coltivazione» in quel sito e «in tutte le aree ricadenti nel Sin "Valle del Sacco" e potenzialmente contaminate».

Preoccupazioni che, prima della rischiosa "evasione" in atto, erano rivolte prettamente alla regolarità della tenuta e allo stato di salute dei suddetti capi da macello. A tal proposito «sono incorso - fanno sapere dagli uffici comunali - gli appositi controlli del Servizio veterinario a seguito di quanto concordato durante il tavolo tecnico-ambientale tenuto a Palazzo Antonelli» lo scorso 10 marzo. In attesa delle risultanze, però, un dato di fatto c'è già: sono animali così liberi e in forma da superare agevolmentele recinzioni e creare danni e disagi in tutto il circondario.