L'autopsia sulla salma di Domenico Minchella è stata eseguita ieri mattina presso l'Istituto di Medicina legale di Firenze. Effettuati tutti gli accertamenti necessari a stabilire la natura del malore fatale, atteso il nulla osta del magistrato, già in serata il corpo di Domenico potrebbe essere ricondotto a casa, in attesa dei funerali. La notizia della sua morte ha sconvolto l'intera comunità: Domenico, amatissimo e stimato ingegnere informatico, era considerato un vero e proprio genio della meccanica. Uno di quelli che «hanno una marcia in più». «Un artista dei motori» come lo ricordano i tanti amici della zona di Sant'Antonino di Cassino dove Domenico era cresciuto.

E dove i residenti, molto uniti tra loro, hanno subito raggiunto l'abitazione della famiglia per dare un conforto alla mamma e al papà Alessio. La passione per auto d'epoca, moto e motori lo aveva da sempre contraddistinto: un estro particolare, quando si parlava di assemblare pezzi, comporre, mettere insieme ingranaggi apparentemente inutili. Così Domenico, come ricordato dai suoi vicini di casa e dai suoi amici più cari, era riuscito persino a costruire interamente un'auto: «Una fuoriserie viola, poi messa su strada. Qualcosa di straordinario, mai visto prima. Era davvero eccezionale!». Giovedì al Mugello, prima ancora di salire in sella alla Ducati e correre su quel circuito che tanto amava, all'uscita dai box ha avvertito un malore improvviso ed è caduto a terra. Inutile ogni soccorso. Sembrerebbe che a strapparlo all'affetto dei suoi cari sia stato proprio un malore inatteso e letale. Immediato l'arrivo del 118 e dei carabinieri della locale Stazione, Compagnia di Firenze, che si sono occupati del caso. Domenico lascia la moglie Laura, i genitori e l'amata sorella che attendono il suo rientro a casa per i funerali.