Droga come l'oro. "Pesa" parecchio in termini economici per due motivi: le ultime opera- zioni di Carabinieri e Polizia ne hanno tolta parecchia dal mercato mentre i controlli, a ogni angolo, rendono troppo complicato lo smercio.
Dunque, più è difficile l'approvvigionamento e più sale il costo della merce che finisce nelle mani dell'acquirente. Due buoni motivi, cioè, per vedere i prezzi alle stelle con cifre che non si sarebbero mai vi- ste a Cassino. Gimkane tra posti di blocco e auto-civetta in circolazione che costano caro al cliente, sia "popolare" che vip. Ma la domanda, quella no, sembra non calare affatto.
Per i giovanissimi a caccia di hashish i costi sono più che raddoppiati. Se fino a prima di Natale per mezzo grammo (il corrispettivo di 3-4 canne) bastavano dieci euro - facili pure da recuperare in famiglia - ora servono venti euro, o anche qualcosa in più. Dieci euro pure per un "fiore" di marjiuana, più o meno un grammo, mentre l'eroina continua a calamitare clienti come negli anni Settanta e Ottanta. Un "ritorno" sulla scena pure difficile da prefigurare, e invece c'è e si sente. Solo che se fino a quattro, cinque mesi fa bastavano 30 o 40 euro per avere un grammo a portata di mano, ora ne servono 60-70 euro. Non cambiano i costi all'ingrosso, per lo più nel Napoletano, ma il "dettaglio" cassinate continua a subire metamorfosi.
La regina indiscussa resta la cocaina. Quella per la gente comune costava 50 euro a grammo, ora si viaggia sugli 80 euro ma anche 100. Più difficile è intercettare i costi per quella purissima. Mercati che variano - secondo elementi emersi da recenti operazioni - e che costringono i rifornitori a stabilire nuove condizioni di acquisto.
Ma nonostante le maglie dei controlli siano sempre più strette, non cala la richiesta come pure "migliorano" i meccanismi dello smercio. Magari aree limitrofe a Cassino per le prime tappe della roba - che viaggia preferibilmente di giorno - per evitare le zone messe a ferro e fuoco della forze di polizia. Zone limitrofe dove si passa più facilmente inosservati come pure si scelgono nascondigli sempre più bizzarri come i giardinetti pubblici al Colosseo, l'androne di un palazzo a San Bartolomeo e il vano sottotetto sempre nel quartiere della città martire: questi gli ultimi ritrovamenti degli agenti della Polizia insieme alle unità cinofile. Luoghi comuni, ma anche a portata di mano, dove i "proprietari" restano ignoti. Un mondo sommerso difficile da decifrare ma ricco, talvolta, più di quello che gira sotto gli occhi di tutti.
Carichi di stupefacenti bloccati in venti giorni
Due chili e mezzo di droga sequestrati da carabinieri e polizia solo negli ultimi venti giorni. La lotta allo spaccio diventa senza quartiere e la forze dell'ordine fanno quadrato per bloccare i fiumi di coca e hashish che arrivano nel Cassinate, ma non di "passaggio". Il mercato locale è ampio e radicato. Le operazioni antidroga, da "La Storia Infinita" passando per i continui attacchi quotidiani, tracciano traiettorie ben precise: a Cassino la richiesta è costante. Più cocaina che hashish, con un preponderante ritorno dell'eroina.
E a rischiare maggiormente sono giovanissimi in cerca di emozioni forti che tentano mix letali, assunti con massicce quantità di alcol. La situazione è tanto grave che nelle scorse settimane sono state proprio le mamme a raggiungere la caserma dei carabinieri di Cassino e a chiedere aiuto per evitare che un'intera generazione di quasi adolescenti finisca nel burrone della dipendenza: il risultato è stato la denuncia dei bar che hanno somministrato alcol a minori di 16 anni. E la segnalazione di diversi assuntori. L'allerta resta alta, soprattutto nel weekend.
Le recenti operazioni
L'ultima, in ordine di tempo, è stata l'operazione dei carabinieri della Compagnia di Cassino, agli ordini del maggiore Silvio De Luca e del tenente Grio, che hanno fermato e arrestato il "pusher" dei vip: nella sua auto, sotto il sedile, un chilo e mezzo di droga, di cui 102 grammi di coca purissima. Tagliata avrebbe permesso di rifornire gran parte della "Cassino bene". Con guadagni da capogiro. Accanto a lui un noto commerciante trovato in possesso di 1.350 euro in contanti, in banconote di diverso taglio. E ora, se il pusher dovesse "cantare", professionisti e insospettabili colletti bianchi potrebbero cominciare a tremare.
Ventiquattro ore prima, gli agenti del Commissariato - guidati dal vice-questore Alessandro Tocco - avevano trovato altre dosi di eroina e cocaina nell'androne di un palazzo, oltre a piantine di marijuana in un sottotetto. Grazie anche al fiuto impeccabile di Pocho. Cinquanta i grammi di coca purissima trovati nel frigorifero di un'anonima abitazione insieme ad hashish e marijuana in camera (per oltre un chilo): il rifornimento per il fine settimana.
Manette per una coppia e altri due giovani, sempre da parte della polizia, nel weekend tra fine aprile e l'inizio di maggio. Senza dimenticare che, intanto, nei guai è finito persino un insospettabile studente universitario arrestato con un etto di marijuana, materiale per confezionare le dosi e 800 euro. Il secondo, però. Pochi giorni prima un altro iscritto dell'Ateneo di Cassino era finito in una mirata operazione antidroga della polizia.