Alcol ai minori, i genitori chiedono aiuto ai carabinieri. E la risposta non si fa attendere. Denunciato il gestore di un bar del centro di Cassino per aver somministrato alcolici a un sedicenne. Valanga di sanzioni per gli altri locali che già dopo le prime settimane hanno trasgredito l'ordinanza del sindaco D'Alessandro sulle "Misure a tutela dell'area "Centro Città", volta a contrastare il degrado urbano. La stessa che disciplina gli orari per le diffusioni sonore, le modalità di vendita per asporto in contenitori rigidi e mediante l'introduzione di misure che tendono a prevenire comportamenti di inciviltà urbana. A partire proprio dalla mezzanotte. A fine aprile i trasgressori erano stati pochi: i gestori avevano tenuto la guardia alta temendo controlli da parte delle forze dell'ordine. Sabato sera, però, forse hanno allentato la presa. E gli uomini del maggiore De Luca, in borghese e in divisa, hanno fatto strike.

La richiesta d'aiuto

La richiesta d'aiuto è arrivata ai carabinieri della compagnia di Cassino dalle mamme e più in generale dalle famiglie della città martire: l'abuso di alcol tra giovanissimi, nonostante le rigide regole famigliari e le campagne informative a scuola, sembra non avere un freno. Per questo, forti dell'ordinanza sindacale, molti genitori hanno bussato alla porta del maggiore De Luca. L'intervento è stato tempestivo. Per bloccare un fenomeno in fase di degenerazione i militari hanno attuato un piano d'intervento combinato: in molti hanno osservato e ispezionato i locali della movida in borghese. Così da non destare sospetti. Difficilmente i titolari delle attività hanno chiesto la carta di identità ai ragazzi, pieni di gelatina e tatuaggi, che arrivavano al bancone chiedendo un drink. Dopo un'attenta fase di osservazione sono arrivati i colleghi in divisa: uno dei gestori dei locali del centro è stato denunciato in stato di libertà per aver somministrato bevande non consentite a giovani minori di 16 anni. Lo stesso è stato sanzionato e multato per un totale di 1000 euro per aver dato da bere alcolici a minori tra i 16 e i 18 anni, mentre altri gestori sono stati sanzionati sempre con multe da 1000 euro per aver violato l'ordinanza comunale (proprio la numero 88 del 12 aprile scorso) somministrando bevande alcoliche e superalcoliche nelle aree esterne agli esercizi commerciali tra l'una e le 7 del mattino. Diverse le posizioni al vaglio.

La legge

Il "decreto salute", una volta diventato legge, ha assunto toni ancor più stringenti: è vietato assolutamente sia vendere che somministrare sul posto bevande alcoliche a minori degli anni 18; nel caso di vendita di bevande alcoliche a minori degli anni 18 si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 1000 euro; nel caso di somministrazione di bevande alcoliche a minori degli anni 16, la pena è ancora più dura.