Tra mezzanotte e le 2, proprio in pieno centro di Cassino, nonostante la task force ingaggiata contro l'abuso di alcol tra giovanissimi, sono scoppiate due risse. Abortite solo grazie al repentino arrivo di polizia e carabinieri. La prima è avvenuta poco prima della mezzanotte alle spalle del comune, nella stessa zona in cui qualche settimana fa un gruppo di ragazzini se le era date di santa ragione, sempre in preda ai fumi di alcol e droghe. Qualcuno, tra i presenti, ha
allertato i carabinieri che già erano impegnati nei controlli: in pochi minuti una pattuglia è arrivata proprio nella zona in cui - secondo la segnalazione - alcuni ragazzi avrebbero immobilizzato un coetaneo per picchiarlo selvaggiamente. Il fuggi fuggi ha permesso al malcapitato di allontanarsi. E al branco di dileguarsi. Dopo due ore la violenza è scoppiata in piazza Labriola: una discussione (forse per futili motivi) ha portato alcuni giovanissimi a spintonarsi. Urla, parole concitate. Il ragazzo preso di mira avrebbe tentato di raggiungere il centro della piazza, mentre gli avversari continuavano a lanciare bottiglie già scolate di birra e persino di spumante. Anche in questo caso, solo l'arrivo fulmineo degli uomini del dottor Tocco ha permesso alla lite di non degenerare. All'arrivo degli agenti solo vetri infranti e, ancora, un fuggi fuggi generale. In ospedale, per fortuna, non è stato trasportato né refertato nessuno.

Ancora non è chiaro se i protagonisti dei due episodi possano essere gli stessi. Se, in sostanza, il conto in sospeso doveva essere pagato ad ogni costo, cambiando solo orario e terreno di scontro. L'ultima rissa in ordine di tempo risale al 12 aprile, alle spalle del comune, scoppiata per futili motivi sempre tra ragazzini molesti. Altre due, solo 10 giorni prima, in piazza Labriola e lungo viale Dante.
Anche in quel caso entrambe registrate tra l'una e le due della notte tra gruppi di giovanissimi (tra i 18 e i 22anni) pronti a picchiarsi senza esclusione di colpi. E anche in quel caso le ipotesi su quanto accaduto sono state diverse, tutte al vaglio delle forze dell'ordine impegnate a capire se i due episodi consequenziali abbiano un collegamento. Non è difficile immaginare che i conti in sospeso di piazza Labriola siano stati solo rimandati, come se le bande contrapposte abbiano deciso di risolvere la questione rimasta insoluta su un altro terreno di scontro per evitare grane con le forze dell'ordine. Stesso, probabile copione di quanto accaduto anche sabato notte.