È finito in una inchiesta piuttosto ingombrante, partita dalla procura di Trapani. E le accuse mosse a suo carico sono davvero pesanti. Nei guai un commerciante di 63 anni di Pontecorvo che per la magistratura siciliana avrebbe ricoperto il ruolo di "promoter" delle squillo, favorendo un'organizzazione dedita allo sfruttamento di giovani ed avvenenti escort straniere. L'ipotesi a suo carico, quella di associazione per delinquere finalizzata all'induzione e allo sfruttamento della prostituzione. Al momento le indagini sono ancora in corso e non è possibile riuscire ad avere una visione completa del quadro accusatorio che parlerebbe di uno "sfruttamento collaudato" da parte dei membri del sodalizio nei confronti di ragazze dell'Est.

Nei giorni scorsi, dopo la richiesta di proroga delle indagini, il commerciante pontecorvese - assistito dall'avvocato Emanuele Carbone - è venuto a conoscenza dell'inchiesta a suo carico. Un'inchiesta che scotta, visto le ipotesi formulate dal pm Verzera, ancora in fase di definizione.

Secondo le ipotesi della procura di Trapani i 10 indagati (di Termini Imerese, Alessandria, Pontecorvo e Trapani) finiti nelle maglie di un'inchiesta antiprostituzione - tra cui anche il sessantatreenne di Pontecorvo - avrebbero favorito lo spostamento in diverse zone d'Italia di lucciole straniere contattate dai clienti attraverso internet. Incontri hot, pubblicizzati in rete su siti specializzati. Una volta concordati diversi "appuntamenti galanti"ad esempio nel Cassinate, uno degli indagati - quello competente per territorio - si sarebbe dovuto far carico di assicurare alle accompagnatrici alcove in cui poter incontrare i clienti. Proprio questa sarebbe l'accusa mossa al sessantatreenne: per i magistrati il pontecorvese avrebbe procacciato due case del piacere - una nella città fluviale, l'altra a Frosinone - trattenendo anche parte degli incassi relativi alle prestazioni. Un'accusa che al momento non trova alcuna conferma se non nelle ipotesi del pm Marco Verzera. E che l'avvocato Carbone è pronto a smontare pezzo per pezzo. L'indagine, partita da Trapani, riguarderebbe non solo Pontecorvo, bensì tutto il territorio nazionale: le escort avrebbero attraversato il Bel Paese fissando,da Nord a Sud, una serie di appuntamenti da onorare. Nel Pontecorvese, sembrerebbe, almeno una decina.