Tre casi nell'ultima settimana. Ieri l'ennesimo, accanto al tribunale di Cassino, nel parco dove giocano i bambini. A notare la siringa sporca a pochi metri da una giostrina è stata una mamma che ha allontanato suo figlio e ha lanciato la segnalazione alle competenti autorità. Tre quelle pervenute agli agenti del Commissariato di Cassino nella scorsa settimana: aghi sporchi abbandonati dove capita, nei giardini pubblici come in quelli privati. Un dato che racconta il prepotente ritorno sulla piazza locale dell'eroina. E sembrerebbe neppure in modo sporadico.

A dicembre un'altra raffica di episodi. L'ultimo in via Degli Eroi: accanto alle ruote di un'auto due siringhe appena usate. A pochi passi nell'erba una terza. Ventiquattr'ore prima un altro episodio in piazza Corte: stessa scena. Stesse paure. E la certezza che l'incubo eroina non si sia mai dissolto. Poco meno di un mese prima altri due casi segnalati in meno di 24ore, davanti all'asilo di via Arno e alla struttura di via Zamosch: eroina a fiumi, da iniettarsi ovunque, al bisogno. Sulle scale di una palazzina in ombra, dietro al cancello in pieno centro, socchiuso e lontano da occhi indiscreti. Persino davanti a un asilo, senza pensarci troppo dove lasciare i segni di quel dolore.