Ancora una volta la comunità di fedeli di Minturno è rimasta senza parroco. Dalla scomparsa di don Elio Persechino, storico parroco di Minturno, avvenuta nel luglio del 2015, la città sede vescovile non riesce, per vari motivi, ad avere un suo parroco fisso. Don Luca Macera, nominato sul finire del 2016, ha di nuovo sospeso provvisoriamente la sua opera pastorale per un periodo imprecisato. Infatti, da qualche giorno, dalla vicina Suio è don Natalino Di Rienzo, parroco della località termale, che celebra le funzioni religiose. Una sostituzione provvisoria in attesa degli sviluppi della questione riguardante don Luca Macera, sulla quale ha pesato la vicenda della stalker, la quale, nonostante i divieti di avvicinamento, al sacerdote e di obbligo di residenza a Formia e dopo i tre arresti, ha continuato a frequentare Minturno. Una situazione che è durata sino a qualche giorno fa, quando la donna è stata ricoverata temporaneamente in una struttura specializzata, dove ha iniziato un percorso di recupero. Ciò sembrava aver risolto il problema, ma improvvisamente è giunta la notizia dell'assenza del parroco, che potrebbe ritornare tra qualche mese. Il condizionale è d'obbligo in un periodo in cui non manca il lavoro, visto che è tempo di comunioni. Su Facebook è stato annunciato che l'ufficio parrocchiale è aperto i giorni dispari dalle 18.15 alle 19 e dalle 19.30 alle 20.

Una situazione che disorienta anche i fedeli, i quali non hanno più certezze e dalla morte di don Elio (6 luglio 2015) hanno visto alternarsi all'interno della chiesa di San Pietro Apostolo, dell'Annunziata e di Fontana Perrelli, tre sacerdoti. Durante la malattia di don Elio fu incaricato don Antonio Guglietta di guidare la parrocchia, ma poco dopo fu sostituito da don Enzo Saraniero. Sul finire del 2016 giunse la nomina definitiva di don Luca Macera, il quale non ha potuto mai svolgere in maniera serena la sua attività per la presenza della stalker, che ha provocato anche l'interessamento della stampa nazionale. I fedeli si adeguano alla situazione, in attesa di sviluppi, ma forse sarebbe opportuno che una parrocchia storica come Minturno possa contare, una volta per tutte, su un parroco fisso che torni ad essere un punto di riferimento per la comunità.