Lui la licenzia, lei si barrica nell'appartamento che fino a un mese prima aveva occupato come badante. Ci sono volute oltre due ore di trattativa con gli avvocati dell'anziano datore di lavoro e l'intervento dei carabinieri di Pontecorvo per poter convincere la badante, una quarantenne rumena, a desistere dalla sua protesta. E a lasciare l'abitazione.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, sembrerebbe che la quarantenne, che per circa sei mesi aveva ricoperto il ruolo di badante nell'abitazione di un ottancinquenne della periferia di Roccasecca, al rientro da un periodo di ferie (pare ben oltre i 15 giorni previsti) si sarebbe trovata a fare i conti con una situazione inattesa. Tornata nel Cassinate, la famiglia dell'anziano che fino a poco prima aveva curato e di cui si era occupata le avrebbe comunicato la cessazione del rapporto di lavoro. Una comunicazione che avrebbe mandato nel panico la badante, del tutto impreparata a fronteggiare la nuova condizione.Così, dopo aver chiesto di poter recuperare le sue cose, nella serata di martedì avrebbe occupato il vecchio alloggio mentre l'anziano si trovava a casa della sorella, lontano dalla quarantenne.
La badante senza più occupazione né un tetto sopra la testa avrebbe dunque deciso di trascorrere la notte nella sua vecchia stanza. Forse anche nella speranza di poter rivedere l'ottantacinquenne e chiedere direttamente a lui una spiegazione su quella scelta che lei non immaginava neppure lontanamente. Nella tarda mattinata di ieri la famiglia dell'anziano ha chiesto alla quarantenne di andare via e di liberare l'alloggio. Per tutta risposta la badante si è chiusa dentro ed ha opposto una strenua resistenza, chiedendo con tutto il fiato che aveva in gola di poter incontrare l'ottantacinquenne.
Ne è nato un vero e proprio braccio di ferro tra la lavoratrice dalla "testa dura" e i familiari dell'anziano. Un confronto piuttosto duro che ha richiesto l'intervento persino degli avvocati dello studio Caprio Angela Caprio e Valerio Fanelli in rappresentanza della famiglia: quasi due ore di tira e molla per spiegare alla rumena che non poteva più occupare quell'alloggio e che la comunicazione del datore di lavoro fosse oltremodo legittima. Solo l'intervento di una pattuglia del Norm dei carabinieri di Pontecorvo ha fatto desistere la (ex) dipendente dal suo chiaro intento di rimanere chiusa in casa.