«Modalità di erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche». È questo l'oggetto del decreto con cui il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nella veste di commissario ad acta della sanità ha regolamentato la somministrazione della cannabis terapeutica.

Come funziona

Partiamo dalla produzione di quanto sarà commercializzato. Le sostanze a base di cannabis vengono prodotte a Firenze in uno stabilimento chimico farmaceutico militare e questo in base ad una convenzione siglata tra il Ministero della Difesa e quello della Salute. Nello stabilimento viene prodotta anche la Cannabis Fm-2 che sarà commercializzata nel Lazio attraverso le farmacie, in primis quelle ospedaliere che si trovano nelle strutture dove determinate tipologie di pazienti sono in cura. Sarà necessaria ovviamente una ricetta medica, in questo caso non ripetibile. La somministrazione della cannabis terapeutica è prevista solo per alcuni tipi di patologia e di pazienti come indicato nel decreto. Potrà essere utilizzata ad esempio per lenire il dolore nel paziente oncologico oppure nei pazienti affetti da sclerosi multipla o da lesioni al midollo spinale. «Un aiuto per i malati gravi e per le loro famiglie – ha commentato il presidente Zingaretti via social – Dopo anni il Lazio recupera un ritardo nell'applicazione delle norme sulla somministrazione controllata dai medici».

In Italia sono già dieci le Regioni ad avere avviato il percorso della somministrazione di questi farmaci, il decreto nel Lazio è dello scorso 21 aprile. «Stiamo parlando – commenta il capogruppo Mdp alla Regione Lazio De Paolis – di uno strumento terapeutico importantissimo che potrà agire sul piano della cura palliativa del dolore o di altre applicazioni terapeutiche in molte forme di disabilità fisica e mentale o come lenitivo degli effetti collaterali delle chemio e radio-terapie. Ma ci sono anche patologie e disturbi come il glaucoma, l'epilessia, lo stress post-traumatico, l'emicrania, il morbo di Crohn, l'anoressia, la sindrome bipolare, l'artrite, l'Alzheimer e il Parkinson e molte altre possibili applicazioni.