Rinvenute carcasse di alcuni animali morti per avvelenamento. È successo a Settefrati, in località Valloni Canali. E la vicenda, come è facile intuire, ha destato rabbia e preoccupazione a tutti i livelli. Le carcasse rinvenute, a quanto è dato sapere dal momento che le indagini degli inquirenti sono ancora in corso, sono di una volpe, una faina e un vitellino che, inavvertitamente, deve aver leccato la polpetta, dal momento che non mangia carne. Se fosse stato adulto, si sarebbe reso conto del veleno soltanto con l'olfatto. Ad occuparsi degli accertamenti è il reparto della forestale dei carabinieri; nel frattempo i resti degli animali sono stati trasferiti presso le strutture della Asl dove saranno sottoposte ad altri accertamenti quali scoprire la natura del veleno utilizzato.

«Condanno con fermezza quanto accaduto – dice Riccardo Frattaroli, sindaco di Settefrati – Per le notizie in mio possesso ritengo che questo atto criminoso sia opera di gente estranea al paese». Intanto, il sindaco ha dato incarico alla polizia locale di monitorare le aree a rischio «anche se penso a un gesto folle di qualche esagitato che non comprende bene la gravità di quello che ha fatto». Frattaroli esprime preoccupazione e teme che quanto avvenuto sabato scorso possa ripetersi: «L'area è frequentata da allevatori, pastori, cacciatori e da coloro che vanno in cerca di tartufi e asparagi: il solo pensiero di sapere che tra l'erba possano esserci pizzette avvelenate mi fa venire i brividi».