La storia non era di certo finita benissimo, visto l'epilogo. Le cose non dette, i punti rimasti in sospeso, le questioni ancora aperte. Un copione piuttosto comune agli attori coprotagonisti di un legame d'amore ormai reciso, almeno da una delle due parti. Così lunedì un quarantaduenne di Latina ha deciso di passare a prendere l'ex suocero per poter chiarire alcune cose, per potersi confrontare una volta per tutte dopo la fine della relazione con sua figlia. Nulla di strano. Se non per un dettaglio affatto secondario: il sessantaduenne a quell'appuntamento si presenta armato. E non lo fa neppure con disinvoltura, bensì in modo così grossolano che l'ex genero - pronto al chiarimento - nota la pistola. E gliela sfila dai pantaloni. Ma arriva la polizia e la situazione si complica.

Il dettaglio

Quando il quarantaduenne passa a prendere l'ex suocero non immagina di doversi confrontare con una calibro 9x21 e con 15 cartucce già caricate. Alla vista della pistola infilata nella cintura dei pantaloni il quarantaduenne ha avuto la prontezza di prenderla, scaricarla e chiuderla nel vano portaoggetti. A qualcuno, però, la scena non è passata inosservata: l'allarme al 113 lanciato da un residente della zona San Michele, a Cassino, ha permesso a una volante del Commissariato di raggiungere immediatamente la periferia. E lì è nato il malinteso: gli agenti, dopo aver perquisito la vettura, hanno trovato la semiautomatica nel cruscotto e l'intero caricatore. Complessa la ricostruzione dei fatti: gli uomini del dottor Tocco hanno accertato con non poca difficoltà che la pistola non fosse del quarantaduenne bensì del sessantaduenne cassinate uscito di casa per un chiarimento proprio dopo la fine della storia d'amore del giovane con sua figlia. Per il sessantaduenne (che aveva denunciato il possesso dell'arma ma che non avrebbe comunque potuto portarla fuori casa) è scattata una denuncia per porto abusivo d'arma. La Beretta e le cartucce sono state sequestrate.