Campi di gara, dove lo sport e il divertimento dovrebbero vincere ogni partita, e, invece, diventano spazi in grado di ospitare violenza e minacce. Tre gli episodi nel giro di 15 giorni, tre aggressioni ai danni degli arbitri armati di... fischietto. A Tecchiena il più recente, venerdì sera. Un calcio alla schiena e due schiaffi in pieno volto è il bilancio dell'aggressione al direttore di gara (della sezione di Cassino) a pochi secondi dalla fine della semifinale del torneo di calcio a cinque. Un pandemonio fatto anche di insulti e spintoni fino all'arrivo dei carabinieri.

Solo domenica scorsa un inferno di offese, pugni e spintoni nei confronti di un altro arbitro. Tutto scoppia al 33' del primo tempo della gara tra l'Atletico Cervaro e Piglio Affile quando viene espulso un giocatore del Cervaro. Frasi offensive e minacciose, all'indirizzo del direttore di gara, mentre lo stesso usciva dal terreno di gioco. Alla fine del primo tempo, «reiterava altre offese all'arbitro e lo colpiva con un pugno sul braccio causandogli dolore e rossore, quindi lo spingeva impedendogli di fare rientro nello spogliatoio». Scrive il giudice sportivo. Anche «l'allenatore della società metteva le mani sul petto dell'arbitro, minacciandolo». Non solo, altre persone non identificate ma riconducibili alla stessa società Atletico Cervaro lo spintonavano e, in tale frangente, alcuni giocatori rivolgevano frasi offensive. Numerosi estranei, poi, lo hanno accerchiato, sputandogli a un piede con l'aggiunta di una testata a un labbro - con trauma accertato al pronto soccorso. Altri i calciatori, della stessa società, che avrebbero partecipato all'aggressione spintonandolo sulla porta e colpendolo con un pugno all'avambraccio. Chiesto l'intervento delle forze dell'ordine con tanto di partita sospesa e provvedimenti sportivi come la perdita della gara per l'Atletico Cervaro e una ammenda da 500 euro più diverse squalifiche, dall'allenatore e ai calciatori.

Stesso caos, due settimane fa a Cassino. Sul campo di gara la Nuova San Bartolomeo e l'Atletico Cervaro 2014. Una prima espulsione per un'espressione offensiva. Poi al 18° minuto del secondo tempo, a seguito di un calcio di rigore a favore della società Atletico Cervaro 2014, l'arbitro espelleva un calciatore avversario per «atteggiamento - si legge negli atti - gravemente intimidatorio nei suoi confronti». Ma dopo il calcio di rigole l'arbitro è stato accerchiato da più giocatori della Nuova San Bartolomeo tra frasi offensive e minacce. Pure i tifosi non sarebbero stati da meno. Incontro sospeso, ma per numero di giocatori inferiore al minimo stabilito. Negli spogliatoi medesimi episodi. Ecco, dunque, che per la Nuova San Bartolomeo è arrivata la punizione sportiva della perdita della gara con 200 euro di ammenda più alcuni giocatori squalificati. Non è escluso che le società coinvolte stiano producendo ricorso.

Ieri mattina un piccolo episodio anche a Pontecorvo. Si stava disputando la gara allievi regionali tra lo Sporting Pontecorvo e "Sport is live" San Donato quando un giovanissimo arbitro della sezione di Cassino, ha dovuto sospendere la partita al 42' del secondo tempo. Secondo una prima ricostruzione, stava notificando un provvedimento disciplinare di ammonizione per proteste a un giocatore della squadra pontecorvese quando ha ricevuto uno schiaffo sulla mano. Immediatamente è stata decretata la sospensione della partita per atto violento. «La società sportiva Sporting Pontecorvo attende le decisioni del giudice sportivo per eventuali contro-deduzioni», dichiara il dirigente Vittorio Del Signore.