Sempre più difficile arrivare a fine mese, così un cinquantenne di Aquino ha deciso di recarsi in un'agenzia del settore per chiedere un prestito. Non tanti soldi, il necessario per pagare qualche bolletta arretrata e avere a disposizione qualche centinaio di euro liquidi per le emergenze. Purtroppo, però, il prestito gli viene negato a causa della sua posizione finanziaria. Il responsabile dell'agenzia del Cassinate gli propone una soluzione vantaggiosa, un prestito personale, "tra signori", senza contratti firmati o richiesta di documenti. Una firma su alcune cambiali e tutto è a posto. E così il cinquantenne ha intascato i suoi 2000 euro. I problemi sono nati nei mesi successivi
quando, dopo aver restituito la cifra che gli era stata prestata, ha dovuto continuare a pagare rate fino ad arrivare alla cifra di 5400 euro.

Un tasso di interessi del 170% circa. Il cinquantenne non ce l'ha fatta più e si è rivolto ad un avvocato per chiedere aiuto. L'avvocato Emiliano Mignanelli del foro di Cassino ha preso in carico il caso dell'uomo che si configura come vera e propria usura. L'uomo ha firmato alcune cambiali in cambio del prestito, ma l'intestatario delle lettere di cambio non è il sedicente agente finanziario, bensì un terzo soggetto estraneo a tutto. Il suo ruolo nella vicenda deve essere ancora delineato. Una situazione alquanto complicata. Il giudice per ora ha fissato la data in cui gli avvocati potranno presentare la lista delle trascrizioni. Sarà il giudice a ricostruire la vicenda.