Soldi falsi in circolazione. Impossibile capire quante partite ci siano e dove si nascondano. Mazzette che vengono smerciate con facilità, soprattutto quelle da venti euro. Facili pure da nascondere laddove i cani antidroga non possono... fiutare!

L'operazione della Finanza di Napoli, coordinata dalla procura partenopea, che ha smantellato il sodalizio di falsari che faceva capo - secondo gli inquirenti - al "re" dei tipografi, Mario Torromacco (ritenuto uno dei più bravi al mondo) ha permesso di capire come avveniva lo smercio - dal grossista al singolo "spacciatore" - sulle piazze di tutta Europa, Cassino compresa. E ha permesso di fotografare, ancora una volta, quanto sia potente il "Napoli group", capace di produrre bancali di banconote dal valore milionario e di rifornire pure diversi Paesi del pianeta.

Facile il rifornimento dalla terra ciociara a quella campana: pochi chilometri e il gioco è fatto. Facile anche piazzare la venti euro per la quale difficilmente vengono azionate le macchinette dei commercianti come pure i cittadini prestano scarsissima attenzione.

Occhio sicuramente più clinico sulla cinquanta euro. Ma il malaffare viaggia anche a piccoli passi, e con le venti euro il volume di entrate rischia di essere consistente. È la frontiera più valicata dagli stranieri: lo dimostrano le ultime operazioni degli agenti del Commissariato di Polizia, guidati dal dottor Tocco. Solo lunedì sera l'ultimo caso.

Nella centralissima Viale Dante un trentenne di origine brasiliana, residente a Roccasecca e con precedenti specifici, è stato denunciato per possesso di moneta falsa. L'uomo, a seguito di un controllo, è stato scoperto con banconote da venti euro contraffatte: erano "nascoste" nel portafogli. Per lui è scattato anche il foglio di via obbligatorio ma l'allerta resta alta.

Quante banconote aveva piazzato fino a quel momento? E da dove arrivava la partita? Nelle ultime quattro settimane sono stati almeno tre gli episodi simili. Albanesi e rumeni fermati e denunciati con diverse venti euro contraffatte.

A quale banda di falsari appartengano lo appurerà la Banca d'Italia a cui verranno mandate le banconote per i relativi riscontri ma, intanto, resta sempre valido il suggerimento di controllare i soldi che vengono consegnati come resto.

L'inganno, anche a Cassino, si cela pure dietro le monete da due euro. Quelle false hanno un'immagine strana dell'Europa dove la Norvegia sembra capovolta. Un dettaglio che lascia indifferente la gente ma non le forze dell'ordine che invitano ad avere guardia alta.

Ci sono pure monete thailandesi, in circolazione, al posto dei 2 euro. Le segnalazioni si sono moltiplicate ovunque. Ecco perché, anche in questo caso, non si può escludere che in giro ci sia una partita messa in circolo da un gruppo organizzato.