Truffe agli anziani 3.0. I delinquenti provano a mettere a segno nuovi colpi a Cassino, seguendo copioni già noti. Ma dietro gli attacchi mirati avanza l'ombra di un'organizzazione hi-tech in grado di rubare informazioni personali ben prima di entrare in azione. Il sospetto è che dietro a chi materialmente riesce a mettere a segno una truffa ci sia qualcun altro che ha già operato con sistemi sofisticati per poter sapere dove trovare persone sole, anziani, vedove e "bersagli" più facili da colpire. Magari passando persino attraverso database di enti o società.

L'ultimo caso, quello sventato ieri solo grazie all'intervento della nipote dell'anziana di Cassino finita nel mirino,confermerebbe tali sospetti: sulla carta, infatti, l'abitazione risulta occupata solo dall'ottantenne. I malfattori non potevano di certo sapere dell'assidua presenza della nipote o dei parenti. "Incognita", questa, che ha permesso alla vittima di evitare il peggio.

Le storie

La chiamata a casa della vittima, in zona San Michele, è arrivata intorno alle 12.30. Dall'altra parte del telefono un giovane che, spacciandosi per suo nipote, l'ha avvisata dell'arrivo imminente di un pc da 1800 euro. Terminata la telefonata, la signora ha tentato invano di chiamare suo nipote, quello vero: i malfattori sembrebbero essere riusciti a bloccare la linea telefonica per evitare riscontri o impedirle di allertare le forze dell'ordine. L'arrivo della nipote ha evitato che la truffa fosse compiuta e nessuna postina ha mai suonato alla porta: chi ha teso il tranello era probabilmente nella condizione di osservare le sue vittime.

Immediato il tam-tam tra i residenti, anche grazie a gruppi Facebook e WhatsApp. Subito altri cittadini hanno segnalato simili episodi registrati nelle stesse zone. «Abbiamo paura che questi delinquenti possano avere persino un "gancio" in zona in grado di fornire preziosi dettagli. Ci sentiamo spiati e "molestati"». La segnalazione tempestiva di soggetti sospetti alle forze dell'ordine può servire a prevenire truffe e razzie.