Sono cinque gli smartphone che saranno analizzati dai carabinieridel Ris. Ieri a Roma nella sede di Tor di Quinto del Reparto investigazioni scientifiche si è svolto l'accertamento tecnico sugli apparecchi sequestrati ai primi due fermati per l'omicidio di Emanuele Morganti. I militari dell'Arma hanno prelevato il contenuto dell'Apple sequestrato, al momento del fermo, a Mario Castagnacci e dei quattro Samsung in dotazione a Paolo Palmisani. Un'operazione richiesta dalla procura di Frosinone per verificare il contenuto di sms, messaggi attraverso wattsApp, conversazioni su Facebook e altri social network nonché le email. I carabinieri del Ris hanno prelevato il contenuto dei cellulari e delle schede sim su una memoria esterna che ora sarà analizzata. L'operazione, che interessa non solo i dati del giorno dell'omicidio, ma anche quelli immediatamente precedenti e successivi, consentirà anche di recuperare tutti gli elementi, anche quelli cancellati. E soprattutto sulle conversazioni cancellate si concentra l'attenzione degli investigatori dell'Arma che cercheranno di recuperare elementi utili alle indagini. Alle operazioni erano presenti per i due arrestati gli avvocati Angelo Bucci e Massimiliano Carbone, per il buttafuori Pjetri Xhemal c'era Giorgio Beni, per la famiglia Morganti, Pietro Polidori dello studio Pavia.
Omicidio Morganti: catturati dal Ris i dati dei telefonini sequestrati agli arrestati
Alatri - I militari hanno recuperato tutti i dati transitati sul cellulare di Castagnacci e sui quattro di Palmisani, anche quelli cancellati
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