Un episodio del tutto simile a quello che ha visto come vittima Emanuele Morganti, il 20enne di Tecchiena Castello massacrato da un branco di belve inferocite nella notte tra il 24 e il 25 marzo scorsi. Un fatto incredibilmente uguale, che, ancora una volta, ha visto un gruppo di ragazzi, sotto l'effetto dell'alcol, trasformarsi in branco e aggressori senza pietà. Per fortuna stavolta, grazie all'allarme subito lanciato dai presenti e alla loro collaborazione, due degli aggressori sono stati arrestati in poche ore, mentre i giovani malmenati selvaggiamente - rei solo di avere difeso le proprie ragazze - se la sono cavata con una prognosi di poche decine di giorni. Particolari che fanno riflettere e pensare che se anche ad Alatri, in quella maledetta notte, i presenti al pestaggio mortale avessero aiutato Emanuele, difendendolo o chiamando subito i carabinieri, probabilmente il giovane sarebbe ancora vivo. 

I fatti

La prognosi è di oltre 20 giorni per entrambi i ragazzi di Latina aggrediti dopo una lite in zona pub nella notte appena trascorsa. Le vittime del pestaggio, M.P. di 22 anni il più grave, e C.M. di 25 anni, sono stati pestati  per avere difeso delle ragazze da apprezzamenti di troppo. Gli aggressori, Vasile Sorinel Corla di 28 anni e Alexandro Llie Ostocioaie di 22anni, entrambi di nazionalità romena, sono stari rintracciati e arrestati.

La ricostruzione

Ecco la ricostruzione di quanto accaduto. Il personale della Squadra Volante interviene dopo le 2.30 in via Don Morosini, poiché alcuni individui stavano aggredendo violentemente due giovani con bottiglie e cinte.

Arrivati sul posto gli agenti hanno trovato due ragazzi a terra, uno in stato di incoscienza con il volto completamente tumefatto e coperto del sangue che gli fuoriusciva copiosamente dal capo, l'altro, seppur vigile, presentava numerose ferite al volto.

Immediatamente, grazie ad alcuni cittadini che avevano assistito ai fatti, si riusciva ad avere la descrizione dei due aggressori e a sapere che erano fuggiti verso i giardinetti. Prontamente una pattuglia del terzo nucleo della Squadra Volante intercettava e riusciva a bloccare, dopo un inseguimento e una colluttazione, due dei malviventi in Via Oberdan, mentre i componenti di un altro equipaggio prestavano i primi soccorsi ai feriti. Gli arrestati pregiudicati per reati contro il patrimonio sono stati quindi fermati. 

Il  28enne Vasile Sorinel Corla diverse volte, all'interno della vettura della Polizia, dava atto a gesti di autolesionismo, colpendo la portiera con la testa, per poi fare tale azione anche all'interno degli Uffici in questione colpendo alcune pareti, dichiarando agli operatori che era sua intenzione procurarsi delle lesioni per poi denunciare di essere stato malmenato dai poliziotti.

Dalla ricostruzione dei fatti, che è stata possibile grazie alla collaborazione di numerosi testimoni oculari, si appurava che poco prima i due malcapitati, assieme ad alcuni amici ed amiche, si trovavano all'interno del bar Florian, in via Fratelli Bandiera, quando dal tavolo vicino al loro, occupato da circa sei persone straniere vistosamente ubriache, si levavano pesanti apprezzamenti nei confronti delle ragazze.

Ad un certo punto il gruppo, con le bottiglie in mano, sbarrava la strada a due ragazze della comitiva di amici, di cui una minorenne, che uscivano dal bagno.

Notato che il gruppo impediva volontariamente alle due giovani di tornare al loro posto, e che le stesse erano in difficoltà, due loro amici si alzavano e andando loro incontro, chiedevano cortesemente al gruppo di lasciarle passare.

A quel punto, uno degli stranieri afferrava il braccio di uno dei due giovani, storcendoglielo, l'altro invece veniva bloccato per il collo, mentre un altro aggressore, afferrando una sedia, gliela spaccava addosso. Il gruppetto di amici, terrorizzato dalla furia del branco, da cui si levavano anche minacce di usare una pistola, cercava la fuga abbandonando il locale. Ad avere la peggio erano i due ragazzi che avevano avuto solo la colpa di essere andati in soccorso delle amiche, i quali, dopo un inseguimento a piedi, venivano raggiunti e massacrati a calci, pugni e a colpi di cinte e bottiglie, in particolare al capo.

Anche una volta a terra, nonostante uno dei due fosse privo di sensi, tutti i componenti del branco continuavano a colpirli al volto e alla testa. Non contenti, li rapinavano dei rispettivi portafogli. Solo l'intervento tempestivo delle volanti scongiurava che l'azione criminale potesse ulteriormente degenerare con esiti ancora più infausti. Mentre alcuni operatori soccorrevano i malcapitati, gli altri inseguivano gli aggressori che tentavano di assicurarsi l'impunità dandosi ad un fuggi-fuggi generale, ma dopo un incalzante inseguimento due venivano bloccati e arrestati. Sono tuttora in corso le indagini per risalire all'identità degli altri membri del branco.

I due giovani aggrediti, di anni 22 e 25, entrambi di Latina, soccorsi da personale del 118, venivano trasportati, rispettivamente in codice rosso e verde, presso il Pronto Soccorso del Santa Maria Goretti, dove venivano ricoverati. Venivano loro diagnosticati contusioni ed escoriazioni multiple, e ad uno anche una ferita lacerocontusa al fianco sinistro, trauma cranico commotivo. Gli arrestati venivano associati presso la Casa Circondariale di Latina. Un'aggressione di una violenza inaudita che poteva finire in altro modo, come già accaduto purtroppo in recenti fatti di cronaca.