"Noi abbiamo querelato la società e poi li abbiamo cacciati. Come facciamo a essere coinvolti. Né io né Peppino (Petrarcone) abbiamo ricevuto nulla. Noi li abbiamo denunciati per ammanco di soldi nel 2015 e la delibera di Giunta con la quale li mandavano via dal Comune è del 2012. Ripeto, non abbiamo ricevuto avvisi di garanzia". Lapidario e battagliero Enzo Salera, ex assessore al Bilancio, che insieme all'ex sindaco Petrarcone ha appena annunciato di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia. Battagliero così come sono stati in Consiglio comunale fino a poco fa, dove hanno contestano la manovra economica dell'esecutivo al governo. Scompiglio in assise per le notizie circolate sulla indagine della Guardia di Finanza che prende di mira la società di riscossione tributi Gosaf.

L'operazione "Caccia al tesoro" sta portando un sottile scompiglio all'intero del consiglio comunale di Cassino ancora in corso. La polizia tributaria della Gdf, a conclusione di una articolata indagine, coordinata dal procuratore D'Emmanuele, ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro nei confronti di una società campana di riscossione dei tributi affidataria del Comune di Cassino, la Gosaf. Tra gli indagati l'ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone e l'ex assessore Enzo Salera che, in questo momento, stanno dando battaglia in assise sul bilancio di previsione, in approvazione. Tra i coinvolti anche Luca Alteri, ex segretario comunale del municipio di piazza De Gasperi e Ulderico Schimperna, presidente del collegio sindacale della Gosaf e poi (dal 2014) amministratore unico della società. Proprio lui sta difendendo strenuamente la prima manovra economica che porta la sua firma.

Nessun commento dal delegato dell'amministrazione in carica, è il sindaco D'Alessandro a parlare: "Ho saputo già nella giornata di ieri dall'assessore Schimperna la notizia che lo vede indagato all'interno di una complessa e articolata indagine di polizia tributaria per fatti attinenti alla società Gosaf che - anni fa - gestiva gli incassi dei tributi di Cassino. La storia umana e professionale del prof Schimperna, persona perbene, è nota a tutti in città e, pertanto, confermo a lui la mia stima professionale, umana e politica. Inoltre, ho grande stima della polizia tributaria con la quale nel periodo di dirigenza pubblica presso l'agenzia del territorio ho sempre collaborato fattivamente ed anche nell'opera della magistratura sulla quale nutro, da sempre, grande rispetto sia istituzione che professionale". La contestazione avanzata dalla procura attiene al reato di peculato.

di: La Redazione