Attesa, attesissima. E alle 10.40 si stamattina è arrivata l'ordinanza che elenca i divieti per bar e locali del centro urbano. Divieti che vanno a colpire la somministrazione di alcolici in bottiglie o bicchieri di vetro dopo la mezzanotte, la consumazione di superalcolici all'interno dei locali o nelle immediate adiacente nonché - ma questa è legge nazionale - la vendita di alcolici ai minorenni. "Nessuno più chiede l'età" aveva commentato il sindaco Carlo Maria D'Alessandro dopo l'ultima, pericolosa rissa di sabato notte alle spalle del Comune, in uno spazio diventato "terra di nessuno", dove la protagonista delle serate è anche la droga. Risse che pure il weekend precedente avevano seminato il panico. Gruppi di giovanissimi che si erano malmenati - probabilmente invasi dai fumi dell'alcol - in piazza Labriola e in viale Dante.
Ma l'ordinanza do D'Alessandro tocca anche un altro tasto dolente: la musica assordante. Il Comune entra nel merito della diffusione sonora e scrive regole precise per mettere ordine in centro. E per rispondere alle continue lamentele dei residenti che non dormono più. "È un'ordinanza scritta da ex arbitro di calcio - ironizza il sindaco - per mettere regole nel weekend laddove il divertimento sano e responsabile deve essere aiutato e favorito. Nel calcio, infatti, c'è una regola non scritta e riguarda il buonsenso. Anche noi, in campagna elettorale, eravamo sempre.... nella movida. Facevamo le riunioni operative alle due di notte davanti ai bar. Ma rigorosamente con la Coca cola! Voglio dire, battute a parte, che ci si può divertire senza disturbare gli altri o innescare pericoli. Confido nel buon senso di titolari di attività e anche dei ragazzi". Anche perché la "gente normale" è esasperata dalla piega della movida in centro. E ben volentieri evita di muoversi in certe aree dopo la mezzanotte