«Proposta di chiamata di vincitori di alcune delle sezioni per la chiamata di professori di ruolo di seconda fascia». Così recita il punto numero 7 del senato accademico in programma domani. Nella sostanza dei fatti si tratta di ratificare la "chiamata" dei ricercatori, che diventano associati e che, inevitabilmente, avranno un costo maggiore per quel che riguarda gli stipendi del personale. Tutto questo nel bel mezzo della difficile situazione finanziaria nella quale versa l'ateneo con un debito di circa 40 milioni nei confronti dell'Inps per i contributi non versati nel periodo 2011-2014.
Ma il concorso, in questo caso, era stato bandito prima che scoppiasse il caso del durc negativo e quindi dei 40 milioni di buco nelle casse che rischiano di vedere l'ateneo indebitato per oltre 30 anni. Ma alla vigilia del senato che dovrà dare il parere, e del Cda che dovrà poi ratificare, non mancano i distinguo e c'è il rischio, come già accaduto nel corso dell'ultimo Cda, che qualche membro dell'assise al momento del voto possa uscire dall'aula. «Ma come si può pensare di far lievitare ancor di più la spesa per il personale visto che ci attendono 30 anni di debito?», sussurra a voce bassa qualche consigliere. Per il rettore arrivano dunque i primi ostacoli, ma con ottimismo e tenacia si va avanti