In atto il sequestro della cartella clinica del Santa Scolastica da parte dei carabinieri della compagnia di Cassino, su provvedimento del magistrato, per fare luce sulla morte improvvisa di Dino Valente. L'uomo, di 37 anni, dipendente della De Vizia, aveva iniziano a stare male da mercoledì. Dapprima un consulto con il proprio medico di base per un rigonfiamento al collo e problemi respiratori, poi la decisione di andare al Pronto Soccorso. Nell'ospedale Santa Scolastica è entrato dieci minuti dopo le 17: subito sarebbe passato dal l'accettazione alla corsia per i primi esami. Per lui un codice rosso e pure - così sembra - una tracheatomia. La crisi respiratoria pare che persistesse e così per l'uomo, conosciuto e amato a Sant'Angelo dove è cresciuto, si è disposto un ulteriore esame diagnostico, la Tac. Ma Dino non ha mai completato l'esame: il suo cuore, cinque ore dopo il suo ingresso in ospedale, ha smesso di battere. Si è parlato nell'imminenza dei fatti di uno shock anafilattico ma saranno le indagini dei magistrati, dopo denuncia dei familiari ai carabinieri, a chiarire l'esatta causa di un decesso che ha tramortito anche la comunità di Piedimonte San Germano dove il trentasettenne viveva con la moglie e i suoi due figli. A loro il pensiero di tutti. Sui social si moltiplicano i ricordi del caro e sempre sorridente Dino ma anche i messaggi di vicinanza ai familiari e a quei due piccoli, il suo orgoglio, rimasti improvvisamente senza il papà.