«La situazione sta diventando insostenibile». Il grido d'allarme dei condomini del palazzo "Monti Lepini" di via Volsci a Frosinone tenta di trovare spazio da circa un mese, ma è solo ieri che ha prodotto qualche risultato. Nella mattinata, infatti, una delegazione formata da vigili urbani e guidata dal viceprefetto ha effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni igienico-sanitarie di alcuni appartamenti.

Si tratta dei locali al primo piano dell'edificio. Da alcune settimane questi spazi sono utilizzati dalla cooperativa "Molise vacanze"di Campobasso per ospitare richiedenti asilo. Circa trenta, arrivati a gruppi da dieci dalla fine di febbraio. Ora si attende la decisione della Prefettura sul da farsi.

Le denunce

Alcuni residenti e proprietari degli appartamenti del condominio, da quando sono iniziati ad arrivare i profughi, hanno trasmesso esposti e denunce al Comune per fare chiarezza sulla vicenda. Le tre unità che oggi ospitano i richiedenti asilo, mercoledì notte sono state collegate attraverso l'abbattimento delle pareti condivise. «Per ora non sono stati presi provvedimenti - ha spiegato uno dei residenti - Bisogna capire se la situazione rientra nelle norme». Un'altra l'eccezione sollevata dai proprietari degli appartamenti ed è il fatto che nessuno abbia chiesto loro l'autorizzazione all'utilizzo per tali finalità al condominio.

Ma risultano anche problemi di natura igienico-sanitaria. Non essendo collegato alla rete fognaria, il condominio si serve di fosse biologiche per lo smaltimento delle acque. Fosse che ovviamente sono state strutturare per servire un numero limitato di utenti. I condomini hanno chiesto consulenza ad un avvocato per capire come sanare la situazione. Ma sembra non ci siano stati riscontri da parte delle autorità.

«Il primo gruppo che è arrivato nell'edificio era formato da una decina di giovani donne - ha spiegato Tonino Antonucci, titolare di una delle attività della palazzina - Successivamente sono arrivate altre due delegazioni. Nel condominio operano professionisti, persone che hanno comprato gli appartamenti per uso lavorativo e abitativo. Non abbiamo niente contro queste persone - ha aggiunto – Vogliamo decoro e rispetto delle norme. Non è il locale adeguato ad ospitare 30 persone e per questo ne chiediamo lo spostamento».

Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Marco Ferrara ha raccolto l'appello dei commercianti e residenti. «Faccio un appello al sindaco Nicola Ottaviani e al prefetto - ha affermato - affinché intervengano al più presto». Il proprietario dei locali ha cercato di fare chiarezza sulla situazione. «Gli appartamenti sono stati acquistati per uso abitativo, quindi la presenza di queste persone rientra nelle norme sull'accoglienza dei richiedenti asilo - ha spiegato l'avvocato Vincenzo Banfi - Con la cooperativa c'è un regolare contratto di affitto. Se proprio c'è da fare qualche verifica può riguardare la gestione da parte loro. Non voglio assolutamente creare polemiche, per questo sottolineo che nel regolamento non è previsto alcun articolo che specifica la necessità di informare gli altri condomini sull'utilizzo che si fa dei nostri appartamenti».