Dovevano partire per Palermo, ma poche ore prima di prendere l'aereo rimangono bloccati a causa di un errore: la prenotazione non c'era. È quanto accaduto agli studenti e ai docenti dell'Istituto di istruzione superiore "Anton Giulio Bragaglia" alcuni giorni fa. La notizia, ovviamente, ha fatto il giro della città, ma solo ieri è stata accertata dalla polizia l'avvenuta truffa a danno dell'agenzia: due denunciati. La dinamica dell'episodio è stata molto semplice: gli organizzatori della gita si erano rivolti ad un'agenzia di viaggi al fine di preparare un programma completo da riservare ai ragazzi. La titolare, accettato l'incarico, si è rivolta ad un tour operator che avrebbe dovuto prenotare biglietti e stanze, individuare un percorso turistico e assicurare il regolare svolgimento delle attività. Se non che, nel tardo pomeriggio della data prevista per la partenza, è giunta l'infausta notizia: non c'era nulla di tutto quello che, invece, sarebbe dovuto essere stato già confermato da settimane. A salvare in qualche modo la situazione è stata la trentacinquenne dell'agenzia di viaggi, che, non avendo ricevuto biglietti né informazioni utili per la gita, si è rivolta all'istituto bancario nel quale aveva effettuato il bonifico per il tour operator e ha bloccato la transazione. Così, la giovane ha potuto recuperare il denaro che ha restituito il giorno stesso agli studenti della scuola. Subito dopo la donna si è rivolta alla Questura per sporgere denuncia. Da quanto rilevato dalla polizia la società è intestata ad un'anziana di 83 anni, ma è gestita da due uomini di 55 e 53 anni della provincia di Roma. Attualmente l'istituto sta valutando l'opportunità di organizzare una nuova gita d'istruzione. Infatti, l'agenzia ha proposto soluzioni alternative affinché i giovani possano comunque partire prima del termine dell'anno scolastico.

«Per i ragazzi ci sono stati disagi sicuramente ma nulla più - ha spiegato Fabio Giona, dirigente scolastico del liceo "Bragaglia" - Saranno i genitori a valutare l'opportunità di far partecipare gli studenti ad un altro viaggio». I due romani sono stati denunciati per tentata truffa aggravata in concorso.