Dopo la morte di Emanuele Morganti che ha gettato nello sconcerto la provincia di Frosinone e l'Italia intera, la tensione è palpabile, soprattutto perché nei commenti sui social e nelle dichiarazioni di molte persone si sta creando una sorta di contrapposizione tra Alatri centro e Tecchiena. Una rivalità che, però, secondo il sindaco Giuseppe Morini, non esiste e di cui è sbagliato parlare. Il primo cittadino lo ha dichiarato a margine della riunione del Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico tenuto oggi a Frosinone e presieduto dal Prefetto Emilia Zarrilli.

Di questa rivalità - forse presunta oggi ma sicura andando indietro nel tempo, come riferito dagli abitanti dell'una e dell'altra comunità - si è parlato come di una delle cause scatenanti della lite mortale di venerdì scorso. Emanuele Morganti, la vittima, era infatti di Tecchiena Castello, il gruppo di aggressori invece di Alatri. E per tutto ieri si è parlato anche di possibili rappresaglie, di caccia all'uomo per vendicare Emanuele.

"Non scherziamo - dice il sindaco - non se ne parla proprio, altro che rappresaglie. La giustizia deve fare il suo corso. La rivalità di cui si parla è retaggio storico. E poi, io sono di Tecchiena e sono sindaco di Alatri...sono un esempio come tanti del fatto che non c'è rivalità tra le due realtà". Morini dice inoltre che non c'è alcun problema neppure tra comunità locale e quella albanese o romena, questa più numerosa tra le straniere con almeno 2500 unità. "C'è piena integrazione, c'è ormai una seconda generazione di cittadini di origine albanese divenuti italiani".