Aggredite sul posto di lavoro, al centro di salute mentale. E scoppia la polemica per la poca sicurezza. Vittime di una brutale aggressione sono state un'assistente sociale e un'infermiera del Fabrizio Spaziani. A Frosinone accade anche questo nel complesso dell'Asl. È successo ieri mattina, alle 11.30, nei locali della struttura di via Fabi che ospitano i pazienti psichiatrici. Una donna, una paziente da sottoporre a visita, ha avuto una crisi. Nessuno è riuscita a calmarla. Per un po' il personale ci ha provato. Ma tutto è stato inutile. La donna non ne voleva proprio sapere di calmarsi. Si è rivolta da subito con fare molto aggressivo nei confronti del personale in quel momento in servizio. Senza un apparente motivo. Questo ha colto di sorpresa tutti.

E così, in pochi minuti, la situazione è finita con il degenerare. La paziente è passata alle vie di fatto e ha aggredito fisicamente un'assistente sociale e un'infermiera. Sono volati spintoni e qualche schiaffo. Qualcuno è anche finito a terra. È scoppiato un putiferio con altro personale intervenuto per ristabilire la calma e sottrarre all'aggressione le due malcapitate. Ma anche chi si è dato da fare per calmare la donna ne ha fatto le spese. Dal reparto è stato richiesto l'intervento delle forze dell'o rdine. Sul posto è giunta alla fine una pattuglia della polizia per constatare l'accaduto e avviare le prime indagini sull'episodio di violenza. Le due donne, vittime dell'aggressione, si sono fatte entrambe refertare al pronto soccorso. Una delle due, che più dell'altra ha subito la violenza, è stata sottoposta anche a una Tac. Ora dovranno valutare se sporgere querela nei confronti della donna che si è scagliato contro di loro.

Il caso ha fatto riesplodere l'allarme sicurezza in alcuni reparti dell'ospedale. Soprattutto i più delicati. Da più parti il personale, anche al pronto soccorso, ha invocato in diverse occasioni la presenza della sicurezza. Questo per tenere a bada i pazienti più esagitati e chi disturba gli operatori sanitari. Una presenza che potrebbe anche fungere da deterrente per una serie di piccoli episodi di microcriminalità, verificatisi anche in orario notturno. Ma ciò che più teme il personale dei reparti cosiddetti di frontiera è trovarsi di fronte ad aggressioni inconsulte come quella di ieri mattina, difficili da gestire.