Viadotto autostradale sul Rio Gricciano, gli allevatori chiedono verifiche e interventi. Soprattutto dopo i fatti accaduti in altre parti d'Italia una richiesta di sopralluogo che sicuramente sarà accolta dalle autorità competenti.
L'iniziativa e l'appello
Gli allevatori di Castellaccio, costretti a transitare sull'unico sentiero che collega la via Casilina, via Madonna di Pugliano e Colle Tonno alle loro aziende, temono che qualcosa di tragico possa accadere al cavalcavia autostradale che presenta sintomi di logoramento strutturale. Secondo un esperto geometra interpellato che s'è recato in loco, la sorta di "black rain", la pioggia acida formata dall'acqua piovana mescolata agli scarichi delle auto, incide pesantemente sull'acciaio che arma le travi e le capriate in calcestruzzo. La situazione, già fatta presente mesi fa, sta aggravandosi, e si teme possa precipitare assieme alla struttura il cui crollo, oltre a provocare una strage, dividerebbe in due l'intero Stivale. La canalizzazione dell'acqua piovana è praticamente distrutta ed i pluviali inesistenti (danneggiati o asportati), favorendo il fenomeno che mina il calcestruzzo, ormai indebolito, e le verghe d'acciaio arrugginite
e non più in grado di svolgere il proprio impegnativo compito. Il corso d'acqua sottostante, il Rio Gricciano, necessita di un corposo intervento che il Consorzio di Bonifica a Sud di Anagni ha promesso da tempo; forse, in occasione del transito dei tecnici del Consorzio, qualcuno provvederà ad ascoltare le comprensibili lamentele degli allevatori di Anagni e Paliano, che temono soprattutto per la pubblica incolumità. Quanto accade nel resto d'Italia, le tragedie che si susseguono dall'Abruzzo al resto della Penisola, sembra insegnare poco a chi dovrebbe intervenire anche senza le sollecitazioni altrui. Un sopralluogo si rende così necessario, e sicuramente sarà preso immediatamente in considerazione, anche per tranquillizzare tutte quelle persone e allevatori che ogni giorno percorrono il viadotto autostradale.