Un lungo contenzioso con oggetto la raccolta differenziata. Da una parte l'Unione dei Comuni Antica Terra di Lavoro del presidente Antonio Salvati e dall'altra il Comune di Ceprano che poi lascerà l'organismo. Ognuno che punta l'indice sull'altro per la mancata attivazione del servizio, attivato con fondi provinciali che, a Ceprano, avrebbe dovuto riguardare il quartiere di Montecitorio.

Così l'Antica Terra di Lavoro ha portato in giudizio il Comune di Ceprano, che dal canto suo si riteneva ormai sciolto dal vincolo contrattuale. L'Unione dei Comuni chiedeva 156.000 euro in base alla convenzione firmata tra le parti nel 2010 per lo svolgimento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. Il Comune di Ceprano si è affidato all'avvocato Claudine Pacitti, e, ritenendo al contrario, di avere ragione ha presentato una domanda riconvenzionale per chiedere i danni.

Il giudice del tribunale civile di Cassino, Filippo Capuzzi ha sentenziato il diritto del Comune di Ceprano ad avere 169.137,33 oltre agli interessi dal dicembre 2012 e 13.430 euro di spese.