Vincenza Crocca non ce l'ha fatta. È morta ieri, intorno alle 19, in un'asettica sala di rianimazione del Policlinico Umberto I di Roma dove era arrivata in condizioni disperate il 6 febbraio scorso dopo essere stata investita mentre attraversava via per Frosinone.
Le sue condizioni erano apparse subito gravissime. Da quel terribile schianto Vincenza Crocca di 69 anni non si era mai ripresa. Arrivata all'Umberto I in prognosi riservata, era in coma farmacologico e la speranza dei familiari, che le sono stati sempre vicini in questo calvario, si era aggrappa a qualche attimo di flebile ripresa anche se la signora Vincenza, in realtà, non è mai uscita dal coma.
Vincenza Crocca era stata investita, intorno alle 10.30 del 6 febbraio, in via per Frosinone all'altezza dell'incrocio con la strada che porta al Villaggio Unrra. A travolgerla un ultraottantenne a bordo di una Fiat Panda rossa vecchio modello al quale poi era stato sequestrato il mezzo e ritirata la patente.
È stato quasi un appuntamento con il destino quello di Vincenza, la sessantanovenne di Colle Ceci, come spesso accade quando una giornata come le altre si trasforma in un dramma. La donna stava attraversando su via per Frosinone, all'altezza dell'incrocio con la strada che porta al Villaggio Unrra. È stata davvero una frazione di secondo. La Fiat Panda l'ha presa in pieno. L'urto era stato violentissimo tanto da far rientrare, al centro, il paraurti della vecchia auto rossa. Sull'asfalto non si vedevano segni di frenata. L'ultraottantenne, probabilmente, la signora Vincenza non l'aveva proprio vista.
Ai soccorritori, le condizioni della donna erano apparse subito gravissime. Testimoni avevano raccontato che avesse battuto violentemente la testa a terra. La donna aveva riportato importanti politraumi. Sul posto era giunta la polizia municipale che aveva provveduto ai rilievi. L'anziano investitore, in stato di shock, si era fermato e i carabinieri, anch'essi accorsi sul luogo dell'incidente lo avevano sottoposto, come da prassi, all'alcol test. L'ambulanza del 118, immediatamente giunta insieme a un'auto medica, aveva trasportato la donna nel piazzale "Dante Schietroma", dove ad attenderla c'era l'eliambulanza che l'aveva trasferita, in codice rosso al Policlinico Umberto I di Roma, da cui non ha fatto più ritorno. Un'altra morte sulle strade cittadine, dopo quella di Pasqualina Mastrogiacomo. Troppe.
Per i funerali si attende il nulla osta del magistrato che potrebbe disporre l'autopsia.